Il Comitato Idonei Regione Puglia apprende, con rammarico, quanto dichiarato dall’assessore al Personale della Regione Puglia Gianni Stea, circa il parere negativo del Governo Regionale alla proroga delle graduatorie relativa ai Concorsi indetti dalla Regione.
“Riteniamo – si legge in una nota – che l’emendamento presentato dal consigliere Paolicelli alla legge Omnibus abbia solide basi giurisprudenziali relativamente alla competenza regionale in materia di proroga e, quindi, sarebbe meritevole di essere approvato con una larga maggioranza. Difatti, una recente sentenza della Corte Costituzionale, (sentenza n.267 del 22 dicembre 2022), sostiene che: “le disposizioni regionali che disciplinano i termini di utilizzabilità delle graduatorie concorsuali, intervenendo in materia di accesso al pubblico impiego regionale, rientrano nella competenza legislativa residuale regionale relativa all’organizzazione amministrativa del personale”.
“Inoltre, numerose Regioni come la Lombardia, la Valle d’Aosta e l’Abruzzo hanno intrapreso l’iter della Legge Regionale per prorogare le graduatorie in passato – continua la nota – La giurisprudenza è abbastanza chiara e appare in grado di fugare qualsiasi dubbio circa le competenze legislative in tale ambito. A tal proposito, sarebbe opportuno avere chiarimenti dall’assessore Stea rispetto a quanto dichiarato. Il Comitato Idonei si rende disponibile ad un confronto, anche in presenza del presidente Michele Emiliano. Invitiamo tutti i consiglieri, di qualsiasi schieramento, a votare l’emendamento: questo rappresenta un atto dovuto nei confronti di migliaia di idonei che hanno sostenuto e superato un concorso pubblico dopo mesi di studi e sacrifici. La proroga con Legge Regionale può e deve diventare una prassi anche per gli anni futuri. Infine, non bisogna dimenticare che per espletare le numerose procedure concorsuali sono state stanziate ingenti somme di denaro e, la mancata proroga delle graduatorie, rappresenterebbe un grave spreco di denaro pubblico. Votare l’emendamento di proroga non è una scelta che può identificarsi con un colore partitico, ma è una vera e propria attestazione unanime di buona amministrazione”.