L’Istituto per il Credito Sportivo chiude il 2023 con finanziamenti ai settori Sport e Cultura per circa 477 milioni di euro con una crescita del 33% rispetto all’anno precedente che definisce “da record”. In particolare, come si legge in una nota, sono stati deliberati importi pari a 474 milioni di euro che segnano una crescita del 21% rispetto al 2022. “Tali risultati sono ancora più importanti e dimostrano l’impegno dell’istituto alla luce del contesto di mercato bancario che ha visto una significativa contrazione degli impieghi” aggiunge la nota. Ics ha erogato nel settore Sport circa 389 milioni di euro (+36% rispetto al 2022) e deliberato importi per 375 milioni di euro segnando un +19% rispetto all’anno precedente. Di notevole importanza anche l’impegno nel settore Cultura dove il Credito Sportivo ha erogato circa 88 milioni di euro (+23% vs 2022) e deliberato importi per 99 milioni di euro (+28%”). “Significativa – si legge – la collaborazione con gli Enti Territoriali che hanno ricevuto 235 milioni di euro di erogazioni per garantire la costruzione, la riqualificazione e l’efficientamento energetico degli impianti sportivi oltre che la valorizzazione, la tutela e la conservazione del patrimonio culturale. In crescita anche le erogazioni verso le Federazioni che si attestano a 38 milioni di euro, segnando un +61% rispetto al 2022”.
“I risultati del 2023 segnano un record per l’Istituto per il Credito Sportivo – spiega il Presidente Beniamino Quintieri -. Nell’anno appena concluso ICS ha confermato il suo ruolo di banca pubblica fornendo supporto economico agli Enti Territoriali, Federazioni Sportive Nazionali, Discipline Sportive Associate ed Enti di Promozione Sportiva, Università e Parrocchie, per favorire lo sviluppo della pratica sportiva attraverso la realizzazione e la ristrutturazione degli impianti oltre che la conservazione e la salvaguardia del patrimonio culturale. La crescita del Ritorno Sociale dell’Investimento (Sroi) che si attesta ad un valore di 4,5x è veramente fonte di soddisfazione e sottolinea la natura sociale del nostro Istituto e l’impegno per lo sviluppo dei territori”.