La Regione Puglia sta studiando una soluzione per andare incontro ai Comuni e ai cittadini che, dopo la sentenza del Consiglio di Stato che ha cancellato una delibera di Arera che calmierava le tariffe per lo smaltimento dei rifiuti (Tari), dovrebbero sobbarcarsi un conguaglio di circa 60 milioni (per la città di Bari il conguaglio sarebbe di 1,9 milioni di euro). Lo ha comunicato l’assessora all’Ambiente Anna Grazia Maraschio, ascoltata in V commissione del Consiglio regionale su richiesta della consigliera del Pd, Lucia Parchitelli. In sostanza la Regione sta studiando una soluzione per trasferire ai Comuni le risorse necessarie per evitare il salasso. Si tratterebbe di un trasferimento economico straordinario per far fronte al problema che si è creato. Gli uffici, però, devono individuare tempi e modalità.
“Abbiamo preso atto – commenta Parchitelli – che Arera, con la recentissima delibera n. 7/2024, ha sostanzialmente recepito il decisum del Consiglio di Stato, reintroducendo la disciplina gli ‘impianti minimi’ dal 1° gennaio 2024. Residua la pesante problematica del conguaglio per il periodo pregresso, ammontante a quasi 60 milioni di euro, a fronte di questo gravoso onere è importante aver appreso che sono in corso approfondimenti tecnici affinché la Regione Puglia sia pronta ad intervenire a sostegno dei Comuni, prospettando un trasferimento economico straordinario, così che i cittadini non subiscano un ulteriore onere tributario