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Bari, auto in corsa in viale Pasteur: “Pedoni a rischio”

L'attraversamento della strada difficile soprattutto per gli anziani

Pubblicato da: Rosanna Volpe | Gio, 25 Gennaio 2024 - 10:27

Sfrecciano ad alta velocità le auto in viale Pasteur. E a tutte le ore, soprattutto nelle prime ore della mattina e nel primo pomeriggio quando non c’è traffico. Tantissime le segnalazioni dei residenti che denunciano un comportamento scorretto da parte degli automobilisti. Comportamento che rende difficile l’attraversamento. Sulla strada ci sono anche due fermate dell’Amtab e i pedoni rischiano quotidianamente di essere investiti. In Italia sono ben 166mila  gli incidenti contati dall’Istat nel 2022, e di questi il 73% è avvenuto su strade urbane. A farne le spese sono spesso “utenti vulnerabili”, ovvero coloro che si spostano a piedi, in bici, in monopattino o in ciclomotore. Sessanta città italiana, Bologna in primis ha aderito al progetto Città 30, imponendo il limite di velocità nelle vie urbane a 30 chilometri. Idea presto stoppata. In una direttiva di sette pagine il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, bolla come “arbitrario” il limite generalizzato sulla maggior parte del territorio comunale. “Qualsiasi fissazione generalizzata di limiti di velocità nel contesto urbano risulta di per sé arbitraria”, scrive il ministero.

La comunicazione si rivolge in primis a Matteo Lepore, sindaco di Bologna, ma anche alle altre città che in questi giorni stanno pensando di avanzare iniziative simili. Un’imposizione generalizzata di un limite così basso “potrebbe causare intralcio alla circolazione e risultare pregiudizievole sotto il profilo ambientale, nonché dell’ordinata regolazione del traffico, creando ingorghi e code stradali”, si legge nel documento. Il Mit ricorda anche che ci sono alcune condizioni per abbassare il limite dei 50 km/h. In particolare si parla di assenza di marciapiedi e movimento pedonale intenso; anomali restringimenti delle sezioni stradali; pendenze elevate; andamenti planimetrici tortuosi ripici di nuclei storici e vecchi centri abitati; frequenza di ingressi e uscite carrabili da fabbriche, stabilimenti, asili, scuole, parchi di gioco e simili; pavimentazioni sdrucciolevoli o curve in vario modo pericolose. Al di fuori di queste zone “deve essere mantenuta una rete di strade con limite a 50 km/h”. Una velocità comunque ridotta che non viene rispettata in strade ad alto scorrimento. Come viale Pasteur appunto. Questa mattina su quella strada  è stato investito un gatto. “Comprendo che a tanti non importerà nulla ma poteva esserci un bambino o un anziano al suo posto – tuona una residente. Ci aspettiamo che qualcuno intervenga al più presto”.

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