E’ sempre la stessa Catino. Il quartiere più periferico di Bari che fa il paio, nel bene ma soprattutto nel male, con San Pio è cristallizzata nel suo torpore. Poche auto di passaggio, poco passeggio. A spegnerlo definitivamente l’ennesima saracinesca abbassata: quella del supermercato. L’unico del quartiere: ora è necessario raggiungere Torricella per fare la spesa. Una manciata di chilometri non sono nulla per chi si sposta in auto, sono troppi invece per gli anziani del quartiere. “Era un luogo di aggregazione per tutti noi – spiega Don Luciano, parroco della chiesa di San Nicola. Ma il sacerdote di Catino è ottimista: “In questi anni il quartiere ha una luce diversa. Il sindaco mi ha promesso una piazza dinnanzi alla chiesa: sarà intitolata all’ex arcivescovo di Bari-Bitonto monsignor Mariano Magrassi”. A Catino poi sarà realizzato un campo di rugby. Un progetto che potrebbe concretizzarsi a stretto giro.
Ciò che manca, invece è il lavoro: “Le nuove generazioni sono in difficoltà. Cercano guadagni facili ed è davvero complicato far capire loro quanto è necessario immaginare un futuro lontano dalla strada. I miei ragazzi, quelli che oggi sono adulti, nella maggior parte dei casi hanno scelto la legalità. Hanno studiato e si sono inseriti nel mondo del lavoro. Per questi giovani, invece, cè ancora tanto da fare. Ma sono ottimista”. Lunedì prossimo la Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di sicurezza e sullo stato di degrado delle città e delle loro periferie, incontrerà don Luciano. Dopo un breve viaggio nelle periferie di Bari, farà tappa anche a Catino: “Voglio mostrare loro le cose belle che sono state fatte. L’accademia del cinema, per esempio. Ma anche i ragazzi che si sono impegnati nella realizzazione di una biblioteca e nel seguire il nostro birrificio. Bisogna guardare anche a quello che si costruisce con impegno e sacrificio”. Ma don Luciano conserva un sogno: “C’è un ampio spazio a ridosso della mia chiesa. Mi piacerebbe diventasse un campo sportivo. Vorrei tenere i miei ragazzi impegnati nello sport: sarebbe importante. Un modo per tenerli lontano dalle tentazioni della strada”.