I commercianti, quelli che ancora resistono alla crisi, la definiscono ormai “una desolazione”. In via Re David, una delle arterie principali del quartiere San Pasquale, più precisamente sull’ultimo tratto di strada, le saracinesche abbassate sono tante. Tantissime. Il colpo d’occhio è preoccupante. Gli isolati più estremi, quelli che raggiungono poi l’estramurale Capruzzi, sono un pugno nello stomaco. Soprattutto per i residenti del quartiere. Hanno chiuso anche gli storici. A sospendere l’attività ad esempio anche “Bolle”, il negozio di abbigliamento da bambini, che ha vestito generazioni di residenti si San Pasquale. Di oltre 40 anni di attività sono rimaste soltanto le serrande bianche con le scritte blu.
I piccoli negozi ormai non riescono a resistere all’egemonia della grande distribuzione e delle vendite online e l’aria diventa complicata soprattutto per i piccoli negozi di quartiere, quelli di prossimità. La stessa Confesercenti l’ha definita “una situazione pesante soprattutto per le imprese che operano su piccole superfici”. Va anche sottolineato che per le imprese della distribuzione, in particolare quelle di più piccole dimensioni, hanno sulle spalle margini ridotti e quote di mercato continuano ad assottigliarsi ed è sempre più difficile restare sul mercato.
Un quadro che desta preoccupazione e che riflette, comunque, una situazione ancora di criticità per il commercio a Bari.