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Bimba di 6 anni ha crisi epilettica a scuola, salvata dalle maestre

Ora ricoverata a Bari, è fuori pericolo

Pubblicato da: redazione | Gio, 18 Gennaio 2024 - 10:59

Ha una crisi epilettica violenta a scuola e si accascia sul pavimento tra la paura generale. E’ accaduto in una scuola elementare di Biccari nel Foggiano dove una bimba di 6 anni è stata salvata dalle maestre e dall’intero personale della scuola in costante contatto telefonico con la centrale 118 di Foggia che nel frattempo ha inviato l’elisoccorso con il rianimatore a bordo.

A distanza di alcuni giorni, la piccola, nel frattempo ricoverata all’ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari, è fuori pericolo. La bimba è nigeriana e vive nella piccola comunità di Biccari da un anno da quando cioè la sua famiglia si è trasferita nell’ambito del sistema di accoglienza ed integrazione voluto dall’amministrazione comunale e gestito dagli operatori della cooperativa il Melograno. “Sono stati momenti concitati, difficili ma abbiamo cercato di mantenere la calma e di seguire con precisione tutto quello che la dottoressa della centrale operativa del 118 ci consigliava di fare” – ha dichiarato all’Ansa ancora emozionata una delle maestre Annarita Tetta. “Ad un certo punto della mattinata intorno alle 11 – continua la maestra – la bimba mi ha detto di avere mal di pancia. Con me c’erano altre due colleghe. Consiglio alla piccola di andare in bagno. Qualche secondo dopo sento l’urlo della collega e vedo la bimba a terra. Chiamiamo subito il 118 e chiediamo aiuto. Devo ringraziare tutto l’istituto (diretto da Diana Riccelli) per la collaborazione e il sangue freddo mantenuto e la dottoressa Tamara Cirillo della centrale operativa che ha coordinato l’intervento. Quando abbiamo saputo che la bimba era fuori pericolo, ci siamo lasciati andare ad un pianto liberatorio”.

Con lei in ospedale a Bari c’è la sua famiglia e gli operatori della cooperativa di integrazione. “E’ una bella storia di sanità – rimarca il direttore della centrale operativa del 118 Stefano Colelli – Se non ci fosse stata collaborazione, la bambina sarebbe morta. Anche perchè l’ambulanza proveniente dal punto più vicino, ovvero Troia, non era medicalizzata. Quindi si è dovuto procedere con l’intubazione della piccola una volta giunto il medico in elisoccorso. Ma se tutta la procedura precedente non fosse stata eseguita correttamente dal personale scolastico attraverso le direttive del medico di centrale, è quasi certo che la piccola non avrebbe superato la crisi. Ora sta bene ed è quello che conta” – conclude Colelli.

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