Nuova aggressione nel carcere di Bari. Nella giornata di ieri un detenuto ha colpito al volto e al corpo il poliziotto in servizio. L’agente è stato costretto a ricorrere alle cure del pronto soccorso con una prognosi di dieci giorni. “Anche in questo caso – denuncia in una nota il sindacato del Sappe – il detenuto in questione della provincia di Bari di circa 40 anni in carcere per reati contro il patrimonio, ha girato parecchi penitenziari della Puglia e della Basilicata creando disordini, aggredendo detenuti e poliziotti. Avremmo voluto anche in questo caso mostrare i danni che il detenuto ha causato al poliziotto, per far capire in che razza di manicomio e con quale tensione e stress sono costretti a lavorare gli agenti di Bari, ma la riservatezza e la dignità del lavoratore non lo ha permesso”.
“In queste settimane – continua la nota – abbiamo denunciato pubblicamente le condizioni di vita in cui sono costretti decine e decine di detenuti giunti al carcere di Bari da tutta la nazione con patologie gravi (allettati, sedia a rotelle , grandi obesi) per essere curati al locale centro clinico ma buttati nelle normali sezioni detentive fatiscenti e con barriera architettoniche, anzichè in ambienti igienico sanitari decenti, poiché la struttura è strapiena. Abbiamo chiesto al Presidente della Regione, all’Assessore regionale alla salute, ai responsabili dell’ASL di Bari, al Sindaco di Bari, alle autorità preposte di verificare tale situazione, ma nulla”.