Riceviamo e pubblichiamo.
La Banca Popolare di Bari si chiamerà Banca del Mezzogiorno… da BPB a BDM. Bene: segno di coerenza perché è da tempo che questo Istituto di credito ha smarrito la sua baresità e l’attenzione verso i cittadini del capoluogo. Tralasciamo il notorio ‘bidone’ delle azioni rifilate a molti baresi doc perché rischieremmo di andare troppo lontano e invece guardiamo quello che è sotto gli occhi di tutti, a ridosso della sede della Banca in corso Cavour ad angolo con via Cardassi.
Orologio – Sul lastrico solare del fabbricato, accanto al nome della banca, c’era (c’è) un orologio digitale che forniva a tanti baresi l’ora esatta e la temperatura ma è guasto da tempo immemorabile ed è tristemente, perennemente nero come l’umore dei baresi a cui la Banca chiede di aver fiducia in lei. Perché gli utenti dovrebbero avere fiducia in una banca così poco attenta a se stessa ed alla sua immagine?
Piazzetta – Anni fa la BPB si rese promotrice di un intervento di riqualificazione della piazzetta di fronte alla banca al di là di via Cardassi. Qui la fontana è diventata un pantano di acqua stagnante e i monitor hanno smesso di funzionare da moltissimo tempo: si sa che la grandissima parte dei baresi è una risorsa ed una piccolissima parte di essi è un problema. Non era difficile prevedere che i monitor che avrebbero dovuto dare l’immagine di una bella città sarebbero stati presi di mira da qualche vandalo. Ora però sono da tempo lo specchio dell’incuria e dell’abbandono. A chi spetta intervenire? La colpa qui è del Comune o della Banca? Chissà, ma è una bella lotta. Ora la Banca cambierà nome: “cambiare tutto per non cambiare niente”, così scriveva Giuseppe Tomasi di Lampedusa ne “Il Gattopardo”. Confidiamo che non sarà così e che molto migliori… ma temiamo che tra la Banca e i Baresi, anche cambiando l’ordine dei fattori, il prodotto purtroppo non cambierà.