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Bari, tangenziale la strada più pericolosa: “I curvoni? Da brividi”

Primato negativo anche nel 2023 per numero di incidenti. I cittadini: “Non solo colpa degli automobilisti, è stata concepita male”

Pubblicato da: Francesca Emilio | Sab, 13 Gennaio 2024 - 16:22

Oltre 100 feriti, un morto e cento incidenti stradali. Sono i numeri della statale 16, arteria che collega il capoluogo pugliese al resto della Puglia (e non solo), che (anche) nel 2023 ha ottenuto il primato in qualità di “strada più pericolosa”. È quanto emerso dai dati trasmessi all’Asset – servizio Cremss – dalle forze dell’ordine riguardanti in particolare, il primo semestre del 2023. Anche l’Anas, negli anni passati, non aveva esitato a definirla “Strada killer” per via del numero di incidenti verificatisi ogni anno di gran lunga superiore ad altri tratti. Non solo dati però, basta leggere le cronache quotidiane o viaggiare in auto regolarmente per rendersi conto di quello che ormai, in tanti, definiscono un vero e proprio “bollettino di guerra” che si consuma, in particolar modo, sui curvoni di Palese e che porta moltissimi cittadini addirittura ad evitarla.

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Percorrendo i circa 29 chilometri di strada, saltano subito all’occhio i fiori e le targhe lasciate da amici e parenti. Solo lo scorso 7 gennaio sono stati quattro (solo nel capoluogo pugliese) gli incidenti stradali avvenuti sulla statale 16, cinque se si considerano quelli che non hanno coinvolto direttamente la strada in questione, ma luoghi limitrofi che hanno comunque creato disagi al traffico. È ormai storia quotidiana: quasi ogni giorno, un sinistro si consuma sulla tangenziale bloccandola per ore. C’è chi associa gli episodi alla scarsa attenzione da parte degli automobilisti nei confronti della sicurezza stradale e delle norme, chi invece, punta il dito sulle condizioni in cui riversa l’asfalto e, inoltre, al modo in cui, in alcuni tratti, la stessa strada è stata concepita. Al centro delle polemiche, oltre alla strada dissestata ci sono quasi sempre i curvoni di Palese, tratto in cui, nel 2018, proprio per ovviare al problema e arginare il fenomeno degli incidenti, soprattutto nei giorni di pioggia, sono stati ridotti i limiti di velocità su entrambi i sensi di marcia sino a portarli ad un limite di 50. Un cambiamento al quale però non ha fatto seguito una diminuzione degli incidenti. Secondo alcuni si tratta di una strada “pensata e costruita male”. Ad aggravare la situazione, spiegano alcuni cittadini “la condizione dell’asfalto”.

“Sui curvoni – spiega un cittadino – dovrebbe essere installata una tipologia di asfalto drenante che non crei effetti strani in presenza di acqua, altrimenti non cambierà mai nulla e ci saranno sempre incidenti” – conclude. Parole a cui fanno eco quelle di un’altra cittadina. “Poche settimane fa – ha raccontato – stavo percorrendo quel tratto di strada, direzione Nord. Pioveva e l’asfalto era scivoloso, quasi schiuma, si pattinava. C’è qualcosa che non va e non dipende solo dagli automobilisti spericolati, ma anche dalle condizioni della strada, mette i brividi. Forse più controlli, multe salate, aiuterebbero, soprattutto perché veramente in pochi rispettano i limiti o non hanno gli occhi nel telefono mentre guidano, ma anche chi ha costruito la tangenziale dovrebbe farsi un esame di coscienza e monitorarne costantemente le condizioni perché sembra una strada quasi illegale” – ha concluso. La sicurezza stradale però non passa solo dalle condizioni in cui riversano le strade. Moltissimi gli episodi che riguardano la scarsa applicazione delle norme di sicurezza stradale.

“Nessuno rispetta i limiti o le regole, vanno veloce, sempre di fretta e rigorosamente con il telefono in mano, anche sui curvoni – ha raccontato un cittadino – mi sono spesso ritrovato nel mezzo del traffico e sicuramente le strade possono essere fatte meglio, ma se uno rispetta le regole, da la precedenza, non supera i limiti imposti, forse gli incidenti si dimezzano. Personalmente vedo troppa incoscienza. Dovrebbero inasprire le regole, uno al telefono in auto dovrebbe finire in carcere, perché rischia di mietere vittime. Forse solo così cambieranno le cose”.  “Vivo vicino ai curvoni – ha spiegato infine un’altra cittadina – le auto sfrecciano a tutte le ore, se lo fanno sui curvoni lo faranno sicuramente anche negli altri tratti. È davvero molto pericoloso, ma sembra che non se ne rendano conto. Io quella strada la evito quando piove, ma tanti altri non la percorrono neanche con il sole. Fanno lunghi giri pur di evitarla. Purtroppo si fa i conti sempre troppo tardi con queste questioni. Forse sono portata ad avere una sensibilità maggiore perché ho perso alcune persone care? Non lo so, ma bisognerebbe guidare meglio, rispettando le regole e soprattutto tutti gli altri utenti della strada. Io le regole le rispetto eppure non fanno altro che suonarmi il clacson ogni volta. Forse bisognerebbe iniziare a costruire auto che non superino i limiti, perché proprio non ce la fanno le persone a fare le cose per bene. Eppure, si parla di vite umane” – ha concluso.

Foto repertorio

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