“Ti serve qualcosa?”. È un ragazzo trasandato con lo sguardo perso. Alla risposta negativa prosegue dritto a caccia di un cliente. Ci sono gruppetti con bottiglie strette tra le mani. Le stesse bottiglie resteranno lì accanto al monumento dedicato allo statista Aldo Moro in una piazza che più che storica racconta il degrado e la non curanza. Non è sicura la piazza che si affaccia alla stazione: il primo scatto che resta impresso nella mente di chi arriva a Bari. Non è sicura per i turisti e non lo è per residenti e commercianti. Proseguendo verso il centro, c’è piazza Umberto ormai nelle mani di spacciatori e di gruppi di malviventi. La cronaca racconta solo i casi più eclatanti di aggressioni e di vandalismo che si ripetono come fosse la terra di nessuno.
”Siamo ormai sfiduciati – tuona Lorenzo Scarcelli, presidente del Comitato di piazza Umberto. In questi anni riunioni su riunioni per non decidere nulla. Le piazze sono fuori controllo. Continuano a parlare di presidi. Ma a cosa servono? Anche il Natale organizzato in piazza Umberto è stato in realtà un modo per agevolare via Sparano: i giardini erano al buio e di fatto i malviventi hanno continuato indisturbati a fare i loro affari”. E non c’è solo insicurezza nelle piazze dinnanzi alla stazione: “Non c’è manutenzione dei giardini. I giochi per i bambini sono inutilizzabili”. È il progetto di ristrutturazione tanto atteso? “E’ ancora nel cassetto… doveva essere realizzato nel 2022. Siamo al 2024. Tutto tace. Dalla politica solo un fiume di parole”.