Il Comune di Bari sta inviando in questi giorni 40mila avvisi di accertamento per omesso versamento totale o parziale della Tari per le annualità 2018, 2019, 2020. Con multe anche di oltre mille euro.
La giunta ha approvato due progetti per intensificare la lotta nei confronti di chi non paga la Tari (anche parzialmente) o il canone unico patrimoniale.
Gli obiettivi dei due progetti sono: perseguire il programma dell’amministrazione rivolto a garantire una fiscalità equa, con l’individuazione delle fasce di evasione/elusione/recupero di gettito della Tari del canone unico; incrementare le entrate; stabilizzare gli incassi attraverso il consolidamento della percentuale di riscossione, migliorata a seguito dell’attività svolta dall’Ufficio negli scorsi anni; bonificare la banca dati della Tari, in continua e dinamica evoluzione per effetto di cambi di domicilio, trasferimenti e immigrazioni; bonificare e riorganizzare la banca dati Canone Unico Patrimoniale. Per tale attività è previsto l’utilizzo di risorse strumentali (ausilio del software gestionale in uso e software esterni; utilizzo delle più comuni piattaforme informatiche, per esempio Google Street View).
Per quanto riguarda la tassa rifiuti, si prevede l’invio massivo straordinario di 40mila avvisi di accertamento per omesso versamento totale o parziale della Tari dal 2018 al 2020. Si procederà all’accertamento delle utenze non denunciate sulla base dei riscontri effettuati con la banca dati “immigrati e cambi di residenza”. Dei 40.000 atti accertativi per omesso/parziale versamento da emettere, sulla base dell’analisi storica di invii pregressi, può ragionevolmente affermarsi che circa il 25% (10.000) necessiterà di istruttoria da parte degli uffici, che verrà espletata dal personale addetto attraverso attività di front office e di back office, in seguito a comunicazioni o istanze ricevute attraverso altri canali a disposizione dei contribuenti (posta, mail, pec, telefono).
I 1.800 avvisi di accertamento esecutivi che verranno emessi per omessa/infedele denuncia deriveranno: dall’analisi delle circa 8.000 posizioni di cittadini che nel corso del 2019-2020-2021 sono immigrati o hanno effettuato un cambio di residenza e per i quali la Ripartizione Demografici ha fornito banca dati con i relativi dati catastali degli immobili occupati; dall’approfondimento per verifiche di omessa/infedele denuncia di circa 4.000 utenze stimate a seguito dell’inserimento dei 29.000 dati catastali mancanti del precedente progetto. Da ciò deriva che le posizioni da analizzare corrisponderanno in totale a circa 22.000.