A dicembre il turismo a Bari ha provato a ripartire, ma con scarsi risultati. Dopo il flop di novembre, la percentuale di occupazione delle strutture ricettive nel mese appena trascorso è stata intorno al 70%, ma si è chiuso meglio del previsto: con il sold out di b&b e alberghi nei giorni a cavallo della fine dell’anno.
“Sono state superate le nostre più rosee aspettative a fine 2023” anche grazie al concertone in piazza Prefettura, ha raccontato Giovanna Castrovilli, presidente Aetb (Associazione extralberghiero Terra di Bari) e dirigente extralberghiero Confimpresaitalia. Pochissimi i turisti stranieri, ma tanti di prossimità. “Sono arrivati a Bari numerosi pugliesi – spiega – ma anche da regioni limitrofe, così come dalla Campania, Calabria e anche Sicilia”.
Il sold out registrato a Bari a fine anno dimostra quindi che promuovere l’immagine della Puglia come meta di vacanza, non soltanto estiva grazie ad un calendario di eventi, funziona. La città chiude il 2023 “con il botto, ma – chiarisce Castrovilli – ci aspettano mesi difficili. Il fenomeno è fisiologico in attesa dell’arrivo degli stranieri”. Il futuro del turismo è quindi ancora incerto. Per gennaio e febbraio infatti “al momento non ci sono prenotazioni, ma – conclude il presidente – qualcosa si sta muovendo per l’estate prossima, anche se non si tratta ancora di numeri importanti”.
Proprio ieri Federalberghi ha denunciato un calo netto delle presenze turistiche a dicembre: circa 13 mila viaggiatori in meno rispetto lo scorso anno. “Novembre e dicembre – conferma infatti Castrovilli – sono stati un flop, a parte il piccolo recupero negli ultimi due giorni dell’anno. Il calo rispetto gli anni scorsi indubbiatamene si è verificato”. Svariati possono essere i motivi: sono aumentate il numero delle strutture ricettive, molto delle quali sono abusive. Così come non ci sono più voli low cost e quindi si riduce la presenza degli stranieri.
“Dicembre è stato pessimo – racconta anche Gianluca De Serio Gianluca titolare dei b&b Bouitique Bari – A parte i giorni a cavallo di Capodanno il resto del mese è stato disastroso”. Per De Serio la tassa di soggiorno è sicuramente utile per incrementare e migliorare i servizi al turismo in città ma “devono dirci quando e come li spenderanno, e devono farlo in tempi brevi. Un mese di dicembre cosi non deve più ripetersi” .