Nei giorni scorsi i militari della Sezione operativa della Compagnia Carabinieri di Barletta hanno arrestato in flagranza di reato un 36enne, poiché ritenuto presunto responsabile di una truffa ai danni di un’anziana donna del posto.
La vittima era stata contattata telefonicamente da un individuo, il quale le avrebbe chiesto -fingendosi il nipote delle donna- un’ingente somma in denaro, per far fronte ad una grave situazione di disagio economico.
Nell’occasione era stato predisposto un servizio di osservazione, nel corso del quale veniva visto uscire dalla casa della malcapitata un uomo con fare sospetto, il quale veniva immediatamente bloccato e sottoposto a perquisizione. L’uomo veniva trovato in possesso di circa 9.000,00 euro in contanti, che l’anziana signora gli aveva appena consegnato. La refurtiva veniva quindi prontamente riconsegnata all’avente diritto.
Il giovane è stato tratto in arresto, e su disposizione del P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Trani, è stato condotto presso la casa circondariale di Trani, a disposizione dell’A.G..
Proseguirà -nei prossimi mesi- anche l’azione di sensibilizzazione e prevenzione alle truffe in danno degli anziani e delle fasce più deboli, attraverso incontri che saranno organizzati dal Comando Provinciale di Barletta Andria Trani, per fornire i giusti strumenti per difendersi da tali fenomeni, informando la cittadinanza -in particolare- sulle varie condotte che i malviventi adottano per raggirare gli anziani, considerati la fascia più vulnerabile della popolazione. È bene ricordare come tra le tecniche più utilizzate dai malintenzionati -che cercano di far leva sui sentimenti, sulla solitudine e in taluni casi sugli stati di fragilità delle persone più deboli- vi sia quella della cosiddetta “cauzione”, quella della “perdita di gas”, quella del “figlio o del parente in stato di fermo per l’assicurazione scaduta” nonché quella che riguarda “falsi tecnici di acqua, luce, gas e rifiuti” inviati a domicilio per riscuotere una bolletta.
Si ribadisce la necessità di collaborare con le Forze dell’Ordine, facendo ricorso sempre al numero unico di emergenza “112” anche in situazioni di dubbio o incertezza, evitando di consentire l’accesso in casa a persone sconosciute.