Sullo scorcio di questo 2023 alle 23 di sera del 28 dicembre si incontra un nutrito gruppo di cinquantenni: avvocati, funzionari, docenti, dirigenti d’azienda. Ma chi sono? Sono gli ex studenti del “Dell’Andro” che nel 1996 vennero assegnati al collegio dall’Ente per il diritto allo studio (oggi ADISU) per cominciare l’avventura di universitari lontano dai propri paesi di origine. Provenivano da Corigliano, Nova Siri, Cariati in Calabria, da Banzi, Tolve, dal Vulture in Basilicata, dalla provincia di Foggia e tanti altri paesi lucani e calabresi e pugliesi. E proprio nei pressi del loro amato collegio, in una trattoria di Poggiofranco, hanno deciso di rincontrarsi dopo circa 27 anni (incontro rinviato causa covid più volte).
“Ricordo ancora quell’8 gennaio 1996, quando prendemmo possesso delle nostre stanze, peraltro nuovissime con i materassi nel cellophane; il “Dell’Andro” fu inaugurato quel giorno all’indomani della chiusura della vecchia residenza ex Hotel delle Nazioni. Per me rappresentava l’unica occasione per poter studiare fuori casa con serenità: avevamo un alloggio nella sede dell’Università, un tesserino mensa a costi bassissimi o gratuitamente se titolari di borsa di studio. E pertanto il sacrificio delle nostre famiglie – e ricordo quello della mia premurosa madre vedova da tempo, che aveva investito tutto su di me – si completava proprio con l’intervento degli enti per il diritto allo studio, ultimo baluardo di un ascensore sociale ormai in panne”, racconta Pasquale De Rosa oggi avvocato e docente scuola secondaria che è stato il promotore di questo incontro.
“Questa esperienza da fuori sede, prima esperienza fuori casa la ricordo con affetto, io ho avuto una grande forza di volontà per non deludere le aspettative dei miei genitori. Provenivo da una famiglia umile e numerosa, il collegio è stato luogo di confronto con miei coetanei ma anche garanzia per affrontare serenamente gli studi”, racconta Miriana Carparelli, comandante polizia municipale.
“Il collegio ha rappresentato la condivisione di esperienze e preoccupazioni tra “fratelli” che frequentavano facoltà diverse e provenivano da paesi diversi con un reciproco arricchimento”, racconta Giusy Francioso, funzionario agenzia dogane e Sandro Cardone, bancario.
“Sono stati gli anni più belli della mia vita. Grazie al collegio ho avuto la possibilità di studiare: ho fatto un triplo salto avanti!”, continua Teresa Delfino, responsabile aziendale (e anche moglie di un suo compagno di collegio).
“In assoluto privilegio avere tante agevolazioni per studiare”, aggiunge Giampiero che oggi di agevolazioni alle imprese si occupa per conto di un’agenzia regionale. “Questa reunion ha il sapore di quegli anni di formazione, riscatto sociale, degli affetti di vita e della condivisione di esperienze che sicuramente, al di là dei titoli, ci hanno reso questi persone migliori, e racchiude le sensazioni, gli entusiasmi ma anche le paure di quei ragazzi di un tempo verso una strada incognita che oggi ci è apparsa all’orizzonte”, così conclude l’avv. Pasquale De Rosa che da Corigliano Calabro oggi vive a pochi passi dal collegio.