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A Bari e in Puglia sanità allo sbando: “Non funziona nulla”

La denuncia di alcuni cittadini, situazioni di "abbandono" dalle corsie d'ospedale alla cura dei malati in casa

Pubblicato da: Francesca Emilio | Mer, 27 Dicembre 2023 - 14:47

“La Sanità in Puglia è allo sfascio totale, nessuno che organizza, controlla: il nulla. Pensano solo ad accaparrarsi la poltrona”. È il pensiero comune di alcuni cittadini pugliesi, in particolare di Bari, intervenuti in merito alle condizioni della sanità pubblica del capoluogo pugliese dopo il caso di un cittadino rimasto per due giorni nel corridoio del Policlinico “su un letto di fortuna” dopo essere stato investito nel giorno della vigilia, il 24 dicembre, sul lungomare.

Un caso che ha fatto molto discutere e ha aperto diversi ricordi, ma anche ferite e speranze affinché la situazione “in vista del prossimo anno possa migliorare”. “Non è una novità – ha raccontato una cittadina – mia madre stette due giorni su una barella al pronto soccorso ed era malata terminale, una notte poi in ginecologia dietro minacce di chiamare i carabinieri, per poi essere mandata a casa il mattino successivo dal primario che disse: qui nascono bambini, non muoiono persone, portatela via! Questa è la Sanità in Italia, ma soprattutto in Puglia, dove si fanno selfie mentre inaugurano piazze, giardini e rotatorie, si girano fiction perché a Bari sei felice e dei bisogni essenziali dei cittadini, se ne fottono” – ha concluso. Parole a cui fanno eco quelle di molti altri, tra questi un’altra cittadina. “Mio padre – racconta – 39 di febbre con forte demenza senile, dolori ai reni, stent utreale, dalle 10 del mattino alle 9 di sera  e gli è stato anche consigliato di tornare da solo a curarsi” – ha concluso senza nascondere la rabbia.

Ma la questione della “mala sanità” non riguarda solo le corsie dei pronto soccorso. Una denuncia, poco tempo fa, era stata effettuata a Borderline24 da una cittadina che aveva atteso oltre un mese per una visita specialistica Asl a malato in casa. L’ultimo aggiornamento in merito risale al 15 dicembre quando, ha evidenziato la donna “non c’era nulla di nuovo sul fronte” e l’anziana di cui si prendeva cura era in attesa del fisioterapista, dei risultati delle analisi e dell’urologo “che non si è mai presentato all’appuntamento”, fissato al giorno prima, il 14 dicembre. Solo pochi giorni dopo, in particolare il 20 dicembre, l’anziana è venuta a mancare. Ma non solo, tanta è la rabbia in merito all’ospedale in fiera “e allo spreco di denaro pubblico”, ma anche alla carenza di personale “pochi in confronto ai vigilantes, tantissimi, sintomatico di una situazione che precipita. “Chiediamo ai signori politici occupati in questo periodo tra champagne, caviale e bella vita – scrive un cittadino – di volgere lo sguardo ai più fragili, agli ammalati, a chi dalla politica attende sostegno, guida e protezione e non abbandono, arroganza ed indifferenza” – conclude.

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