Il Consiglio Metropolitano di Bari ha approvato all’unanimità il Bilancio di previsione 2024-2026 su cui anche la Conferenza metropolitana dei sindaci ha espresso parere favorevole, rispettando per la prima volta il termine del 31 dicembre senza necessità di usufruire di proroghe. Un risultato che testimonia la crescente efficienza della macchina amministrativa dell’Ente grazie alla costante collaborazione tra i Servizi che, negli ultimi anni, sono stati rinforzati grazie alle nuove assunzioni.
“In questi anni, nonostante le difficoltà finanziarie e la riorganizzazione dell’Ente dovuta all’attuazione della riforma Delrio, siamo riusciti a dotare la Città metropolitana di una sua autonomia organizzativa e una capacità di governo del territorio grazie al lavoro degli uffici, ma anche alla collaborazione di tutti i consiglieri metropolitani e dei sindaci del territorio che hanno offerto il proprio contributo nelle fasi co – pianificazione degli interventi e della spesa così da gestire le risorse in maniera omogenea e integrata – afferma il sindaco metropolitano, Antonio Decaro -. Oggi sono orgoglioso di poter dire che la Città Metropolitana di Bari ha avviato un percorso virtuoso sia in termini di procedure, sono pochissimi gli Enti che hanno approvato il bilancio di previsione entro il 31 dicembre, sia in termini di programmazione della spesa concentrata sulla manutenzione di scuole e strade, settori che impattano direttamente sulla vita dei cittadini. Questo, però, non ci ha impedito di guardare lontano programmando insieme lo sviluppo strategico del nostro territorio attraverso una serie di pianificazioni finanziate da programmi nazionali ed europei che hanno visto la partecipazione di tutti i territori e di tutti i sindaci. Dal 2015 ad oggi abbiamo lavorato affinché la Città metropolitana diventasse davvero la casa dei Comuni della terra di Bari”.
Il Bilancio di previsione, approvato dal Consiglio metropolitano su relazione del consigliere delegato, Michele Laporta, prevede una manovra complessiva pari a oltre 279 milioni di euro, di cui 70 milioni di spese investimento e 150 milioni di euro di spesa corrente.
Malgrado la riduzione delle entrate proprie dell’Ente di quasi 6 milioni di euro, in particolare RC auto e IPT, resta, comunque, un bilancio preventivo ambizioso. La Città Metropolitana di Bari registra una accresciuta capacità di spesa con una disponibilità di cassa al 31 dicembre pari a 366 milioni e un risultato presunto di amministrazione 2023 di 230 milioni con 90 milioni di avanzo libero da destinare a spese di investimento.
La Città metropolitana ha utilizzato nell’anno in corso oltre 80 milioni di avanzo di amministrazione per spese di investimenti per scuole e strade di propria competenza. Un dato che non trova precedenti nella storia della Città Metropolitana.
Viabilità ed edilizia scolastica restano le deleghe principali dell’Ente: la spesa per la manutenzione ordinaria, pronto intervento, vede 2 milioni e 300 mila euro per le strade del territorio metropolitano, mentre per le scuole sono stati stanziati 3 milioni e 350 mila euro.
Tra le entrate si registrano anche 800 mila euro dai controlli della Polizia metropolitana per infrazioni al codice della strada e al T.U. in materia ambientale. Sempre sul versante delle entrate non è stato previsto alcun aumento dei tributi quali IPT, RC auto, TEFA e Canone Unico Patrimoniale mantenendo, dunque, inalterata la pressione fiscale rispetto agli anni precedenti.
“E’ un bilancio straordinario e responsabile. La Città metropolitana –prosegue il consigliere delegato Laporta – ha finalmente trovato la sua identità e avendo una consistente dotazione finanziaria, 366 milioni di fondo cassa al 31 dicembre 2023, oggi è in grado di poter dare più risposte alle legittime richieste dei territori. Obiettivi raggiunti grazie al contributo di tutti i consiglieri metropolitani senza distinzione di appartenenza politica che, su input del sindaco metropolitano Antonio Decaro, con grande senso di responsabilità, hanno sempre anteposto gli interessi di tutti i territori e dei cittadini con esemplare unità di intenti. Il prossimo triennio ci vedrà impegnati nella prosecuzione del ricambio generazionale nell’Ente che ha portato negli ultimi anni a 35 nuove assunzioni garantendo un migliore funzionamento dell’intera macchina amministrativa”.