Una squadra di pallavolo composta da mamme, oltre che da atlete più piccole (dal 2009 in su), che militano in un campionato agonistico, in particolare in Prima Divisione. Accade a Bari, nello specifico nel quartiere San Pio. Si tratta del Primadonna Bari Volley, squadra dell’Ascd Europa che, fino all’anno scorso, militava nel campionato di B2 e quest’anno, per una questione di spazi, ha scelto di investire soprattutto sul settore giovanile partecipando a diversi campionati, tra cui quello in questione, integrando, atlete di esperienza per metterle al servizio delle più piccole, ma anche di permettere a queste ultime di continuare a vivere della propria passione.
La più grande della squadra ha 50 anni ed è mamma di due bimbe, le più piccole, tutte classe 2009, hanno 14 anni. Ma ci sono anche 17enni, 20enni, 30enni e 40enni, tra loro lavoratrici, studentesse e mamme, chi a tempo pieno e chi no. Una squadra eterogenea, guidata dall’allenatrice Simona Emilio e dalla preparatrice atletica Loredana Pesare, che sebbene fuori dal campo veda personalità diverse e impegnate in attività di ogni tipo, in campo è unita dalla grande passione per la pallavolo. Molte delle mamme in campo infatti, hanno iniziato a giocare quando erano piccole e, da allora, nonostante la pausa dettata dal periodo delle gravidanze, non hanno mai smesso, impegnandosi addirittura in un campionato agonistico che, attualmente, richiede loro tre allenamenti settimanali.
“Continuo a giocare perché ho trovato una squadra con cui condividere la mia grande passione – ha spiegato Patrizia, 40enne, che gioca nel ruolo di centrale – certo è un livello diverso rispetto quello di quando avevo 20 anni. Ora la vivo diversamente, con una pressione diversa e un carattere più formato. Ringrazio tanto la società che ci ha accolti, potevano dirci di fare l’amatoriale, invece crede in noi” – ha concluso. “Non posso smettere di giocare a pallavolo, è uno sport per cui nutro grande passione” – ha raccontato invece Fulvia, la più grande, che di ruolo fa la palleggiatrice. “La pallavolo è il mio porto sicuro – ha commentato invece Antonella, anche lei centrale e mamma di due figli – mi fa stare bene e mi aiuta a non pensare a tutte le cose negative della vita. Non posso smettere, è la mia seconda casa”- ha concluso. “Giocare a pallavolo e stare con la mia squadra mi rende molto felice – ha commentato infine Sara, il capitano della squadra, mamma di due gemelli – fin quando potrò continuerò a giocare, anche se da fuori arrivano critiche, soprattutto dagli spalti, spesso ci chiamano nonne, ma fa niente. Credo che il nostro sia un esempio: continuare a fare sport anche quando si è più grandi, per sé stessi, ma anche per aiutare le piccole che iniziano a vivere di questa passione, è una cosa a mio parere bellissima. Adesso ci godremo la pausa dal campionato, ma dal 14 gennaio torneremo in campo. Cerchiamo tifosi meno cattivi con ‘le nonne’” – conclude. Attualmente la squadra è terza in classifica, la prima sconfitta è arrivata lo scorso 16 dicembre, una partita che le ha “spodestate” dal primo posto. Ma le “ragazze” non si arrendono anzi, anche in questi giorni di festa, si alleneranno per tornare in campo in vista del prossimo scontro diretto contro l’Intrepida Volley.