“Bari è cambiata tanto in questi anni. Pur conservando la sua luce straordinaria di sempre, oggi sprigiona un’energia diversa capace di attrarre persone da tutto il mondo”. Il sindaco Antonio Decaro parla con Borderline24 della città di Bari, di come è cambiata in questi dieci anni di mandato e di cosa desidererebbe per Natale.
Sindaco, come è cambiata Bari in questi dieci anni di mandato?
“Se me lo avessero detto dieci anni fa forse non ci avrei creduto che camminando tra i vicoli della città vecchia mi sarei perso tra mille suoni di lingue diverse, eppure oggi il turismo a Bari è una presenza effettiva oltre che un settore economico su cui si stanno sviluppando nuove leve occupazionali. Siamo consapevoli che è un fenomeno che rischia di snaturarci se non governato, ma io credo che nei prossimi anni ci sarà la possibilità di introdurre strumenti, soprattutto a livello nazionale, che permettano ai comuni di regolamentare le strutture ricettive e localizzarne l’apertura così da evitare lo spopolamento dei quartieri storici che sono il cuore della nostra identità e della nostra storia. Storie che Bari ha imparato a raccontare valorizzando i suoi elementi più potenti: il nostro Santo Patrono San Nicola, il mare, il miglio dei teatri, la sua vocazione di città mediterranea crocevia di popoli e culture. Bari oggi è una città in fieri, attrattiva non solo per i turisti ma anche per tante aziende che decidono di insediarsi qui”.
In quali altri aspetti ha visto il cambiamento?
“Pensiamo a cosa è successo nel settore della innovazione tecnologica. Negli ultimi cinque anni sono 19 le aziende, tra nazionali e multinazionali, che hanno aperto una sede a Bari. Parliamo di migliaia di laureati e tecnici informatici assunti che oggi vivono in città e vivono la città con nuove domande a cui l’amministrazione deve guardare. Se dovessi pensare ad una prospettiva per Bari direi che certamente è una città in cammino, proiettata verso un futuro di grandi prospettive nazionali e internazionali”.
Come trascorrerà questo ultimo Natale da sindaco?
“Come ogni anno trascorrerò il Natale con le mia famiglia nel rispetto delle tradizioni e del tempo che riuscirò a dedicare alle mie figlie. Ma certamente non mancheranno le occasioni per vivere la città scambiandoci gli auguri per strada, nelle piazze, nei mercati. In questi anni siamo diventati una comunità più unita e più forte che si ritrova nei suoi riti e nelle sue tradizioni e che non lascia nessuno indietro. In questi giorni di festa non mancheranno gli appuntamenti della solidarietà, tra pranzi, cene, consegne di doni ai nostri concittadini più fragili e che rischiano di restare indietro. Grazie al lavoro di tantissime associazioni, parrocchie e scuole abbiamo costruito una rete di solidarietà e di partecipazione che ci ha insegnato a tenerci per mano, nei momenti di gioia e in quelli di difficoltà”.
Cosa desidererebbe per Natale per la sua città?
“Per la mia città vorrei un futuro di crescita, di opportunità e di unità. A giugno toglierò la fascia tricolore per l’ultima volta e mi piacerebbe pensare di poter lasciare una Bari più unita e più forte, che affronterà le nuove sfide che le si presenteranno davanti senza paura, senza mai perdere la sua identità. Vorrei che Bari nei prossimi anni potesse veder realizzate tutte le nuove opere che abbiamo progettato e rendersi protagonista di una nuova stagione”.