“Suono per strada per pagare le tasse”. Si legge questo sul cartello al fianco di un musicista barese, ma anche commerciante che ha deciso di scendere in piazza per portare avanti la propria passione parallela, ma anche in segno di protesta per via di una condizione che lo vede sempre più “in difficoltà”. Dall’aumento di bollette e tasse all’incremento delle vendite online che allontana sempre di più i cittadini dalle piccole botteghe, in questo caso dal negozietto di Nicola, situato nel Barese. Sono solo alcune delle ragioni che hanno spinto il cittadino ad “arrotondare” con la musica.
Da qualche tempo infatti, il commerciante, suona in alcuni luoghi del centro cittadino, da piazza del Ferrarese alla stazione. “Con l’aumento delle compere online per noi diventa sempre più difficile tirare avanti – ha raccontato – il momento è davvero duro. Va sempre peggio. E’ paradossale, a volte le persone si fanno consegnare i pacchi in alcune botteghe che offrono il servizio, negli stessi luoghi in cui potrebbero compare molte delle cose che invece acquistano online. Non si rendono conto che c’è un listino prezzi al pubblico del tutto fasullo perché poi chi ha più potere d’acquisto, ricevendo più compere, ha più possibilità di fare sconti e può abbassare i prezzi a suo piacimento a discapito di chi invece riceve meno acquisti” – ha evidenziato.
“Certo – ha detto infine – se tutti si attenessero a un listino prezzi, sarebbe molto meglio, ma più la gente compra online, più ne risentiamo noi, che non solo non possiamo permetterci sconti, ma non vendiamo neanche più. I siti vendono in Italia con Iva al 4% mentre lo Stato da noi lo calcola al 22% alcuni prodotti. La situazione sta diventando insostenibile. Molti di noi piccoli commercianti finiremo sul lastrico. Per questo ho deciso di scendere in piazza e suonare, spero di arrotondare e riuscire ad affrontare alcune spese” – ha concluso.