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Inchiesta su “plafoniere d’oro” alla Regione Puglia, due assoluzioni

La decisione del Tribunale di Bari

Pubblicato da: redazione | Ven, 22 Dicembre 2023 - 19:20

Il gup del Tribunale di Bari, Ilaria Casu, ha assolto con formula piena l’ingegnere Domingo Sylos Labini e l’architetto Luigi Mirizzi dalle accuse di concorso in falso ideologico e truffa aggravata, nella vicenda relativa alle cosiddette ‘plafoniere d’oro’ per la nuova sede del Consiglio regionale della Puglia. I fatti sono relativi al 2018 ed al 2019 durante la realizzazione della nuova sede a Bari.

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L’accusa contestava che il prezzo delle plafoniere sarebbe stato gonfiato aggiungendo costi aggiuntivi non dovuti (il 5% sul nolo e il 3% sul trasporto) a fronte di un prezzo iniziale per plafoniera di 637 euro e senza che ci fosse un’indagine di mercato. Il pubblico ministero aveva chiesto l’assoluzione dal reato di falso e la condanna al minimo della pena per la truffa, ma il gup ha accolto la tesi difensiva degli imputati, rappresentata dai legali Tommaso Barile e Stefano Starita, e ha disposto l’assoluzione per Labini e Mirizzi da ogni accusa.

“Esprimo la mia soddisfazione – ha detto il presidente della Regione, Michele Emiliano –  per la assoluzione con formula piena dell’Ingegnere Domingo Sylos Labini e dell’Architetto Luigi Mirizzi da ogni accusa relativa alle cd. Plafoniere d’oro della nuova sede del Consiglio Regionale. Dopo anni di sofferenze e di ingiusta compromissione della loro immagine professionale e personale la Magistratura ha restituito ai due professionisti l’onore e la serenità. Avendo personalmente rivisto ogni loro atto sapevo che nulla di illecito o dannoso era accaduto. Mi dispiace che l’Ing. Antonio Pulli sia deceduto prima di vedere questa giornata e senza ottenere in vita la giustizia cui aveva diritto. Questa vicenda, nata da una denuncia di una Consigliera Regionale che riteneva in questo modo di aver scoperto chissà quale malaffare a costo di ledere anche l’immagine della Regione Puglia, accusata di non avere adeguatamente vigilato, insegna la necessità di non strumentalizzare a fini politici la normale dinamica delle procedure e di evitare, prima delle sentenze, di ritenere la colpevolezza di persone che hanno realizzato in pochi anni un’opera pubblica che ha ridato dignità all’assemblea regionale della Puglia e consentito il risparmio di decine di milioni di euro di fitti passivi, realizzando una sede istituzionale a basso consumo energetico che ha diminuito in modo significativo le emissioni di CO2”.

Nota della consigliera del M5S Antonella Laricchia :  “La sentenza di assoluzione dei due responsabili dei lavori per la nuova sede del consiglio regionale, in attesa delle motivazioni, segnala che il giudice non ha ritenuto sussistenti elementi di responsabilità a carico degli imputati. Questo non significa che il fatto, ovvero l’aumento del costo delle plafoniere, fosse insussistente, tanto che dopo la mia denuncia il prezzo delle stesse è stato riportato al reale valore di mercato. La stessa Regione, su incarico di Emiliano, si è costituita parte civile nei confronti delle stesse persone cui il presidente ha ora fatto i complimenti per l’assoluzione. Nel 2018 ho presentato l’esposto ad Anac e Corte dei Conti per chiedere di fare chiarezza sulle spese per le plafoniere e altri materiali e solo grazie a quell’esposto è stato evitato un possibile danno erariale di oltre 600mila euro, perché le plafoniere sono state pagate per il reale valore di mercato e non 637 euro al pezzo. Ho fatto risparmiare 300.000 euro di soldi pubblici e questa per me è la cosa più importante”.
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