Vent’anni di reclusione, in abbreviato. È la pena che dovranno scontare Nicola Cifarelli e Cesare Michele Oreste, ritenuti responsabili dell’omicidio e dell’occultamento di cadavere di Angelo Popolizio, 28enne scomparso ad Altamura (Bari) nell’agosto del 2014. Entrambi sono stati riconosciuti colpevoli anche di porto e detenzione di arma da fuoco, reati aggravati dal metodo mafioso.
Il corpo di Popolizio non è stato mai ritrovato. Per entrambi, la Procura, aveva chiesto l’ergastolo. Il gup Giuseppe Battista ha invece escluso l’aggravante della premeditazione. Secondo l’accusa, Cifarelli e Oreste, quel giorno, avrebbero prelevato la vittima da un circolo ricreativo e, dopo averlo condotto in campagna, lo avrebbero ucciso con diversi colpi di arma da fuoco. Successivamente avrebbero caricato il corpo privo di vita dell’uomo in auto lasciando in custodia a un sodale del clan D’Abramo-Sforza, a cui i due sarebbero affiliati, affinché ne impedisse il ritrovamento.
I due furono arrestati nel maggio 2022, periodo in cui si trovavano già in carcere per altri motivi. Secondo la Dda, l’omicidio, sarebbe stato commissionato dopo aver appreso che il 28enne era stato incaricato a sua volta, da un clan rivale, di uccidere un esponente al vertice del gruppo criminale D’Abramo-Sforza. Cifarelli risulta coinvolto anche in un altro caso di lupara bianca, relativo, in particolare, all’omicidio e all’occultamento di cadavere di Biagio Genco. Anche in questo caso il corpo non è mai stato ritrovato. L’omicidio, avvenuto ad Altamura risale al 2006.
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