Bari dice addio al professore Giuseppe Barletta, ordinario di Filosofia Teoretica presso l’Università degli Studi di Bari. Di lui lascia un ricordo commosso l’assessore alle Culture, Ines Pierucci. “Al terzo anno del curriculum studiorum si sceglie con chi laurearsi e la mia scelta di abbracciare gli insegnamenti del Professor Giuseppe Barletta non ebbero tentennamenti sin dall’inizio delle sue lezioni di Filosofia teoretica alla facoltà di Lingue e Letterature straniere all’Università di Bari – scrive sui social – Con Giuseppe Barletta, per tutti Giangi, per me, da sempre, il mio professore di filosofia teoretica, deicidemmo insieme che mi sarei laureata con una tesi dal titolo “Eros e Filosofia” nella cultura filosofica e della poesia di Vasov. Conservo gelosamente quella preziosa tesi in doppia lingua, in italiano e in russo, con concetti apparentemente lontani dalla vita quotidiana che, invece, mi hanno permesso di compiere le mie future importanti scelte”.
“Grazie ai suoi insegnamenti ho scoperto quanto le risposte alle tante domande siano rappresentate da altri interrogativi e a fare tesoro dei tanti dubbi dai quali non dobbiamo mai distrarci.Il professor Barletta ha scoperto prima di Baumann il valore del tempo che si sarebbe liquefatto senza consapevolezza del rispetto negli altri. “Chronos. Figure filosofiche del tempo. Dedalo, Bari 1992 – continua – Ho scoperto grazie a lui il primo e unico libro sull’amore con la collocazione di qualcuno che parla dentro di sé, amorosamente, di fronte all’altro, che ha trovato nelle mie esperienze personali tanta verità “Frammenti di un discorso amoroso” di Roland Barthes. La sua scomparsa oggi mi addolora tanto ma in disparte dai tanti ruoli che possiamo ricoprire nella società non smetteremo mai di essere studenti consapevoli del professor Barletta. Indimenticabile e indelebile la sua figura molto più grande della sua vespa blu con cui arrivava in via Garruba, anche sotto la neve il giorno della mia laurea, avvenuta proprio il giorno 18 dicembre del lontano ma a me vicinissimo e oggi più che mai, anno 2001 e l’inconfondibile profumo di sigaro che lo precedeva. Sono vicina a Gianluca e Giulia i suo amati figli e a tutta la famiglia Barletta per l’immensa perdita. Ciao Prof”.