Venerdì 15 dicembre al teatro Di Cillo di Triggiano (Ba) l’associazione Vitainmoto, per il festival “Terre di dentro”, proporrà il concerto dei No Wall, tribute band dei Pink Floyd, un live fatto di suoni, atmosfere, luci ed effetti psichedelici per farvi ripercorrere i più grandi successi della storica band londinese e dell’album “Dark side of the moon” in occasione del cinquantenario della sua pubblicazione. Curato con molta attenzione, questo progetto è stato creato con l’idea di far rivivere le emozioni dell’iconica rock band inglese, ormai non più apprezzabile dal vivo. I Pink Floyd gruppo fondato nel 1965 dal cantante e chitarrista Syd Barrett, dal bassista Roger Waters, dal batterista Nick Mason e dal tastierista Richard Wright e scioltosi nel 1995, rappresenta l'apoteosi del rock, nella quale la bravura tecnica e le innovazioni continue si fondono con emozioni vibranti e concetti sublimi.
Non è un caso che alcuni LP del gruppo inglese sono tra i più venduti al mondo. “Il nostro progetto è nato per proporre al pubblico uno spettacolo che non può essere più visto e ascoltato dal vivo – ha spiegato Roger Percoco, batterista della band -. È iniziato tutto da una semplice idea dell’attuale cantante e del chitarrista che si divertivano a eseguire i più grandi successi rock ’60 – ’70 – ’80. Successivamente hanno scelto di rendere omaggio ad un'unica band storica dell’epoca, i Pink Floyd”. Attualmente i No Wall sono composti da Antonio Pastore in voce, Antonio Percoco alla chitarra solista, Francesco Di Terlizzi al basso, Gianni Porfido alle tastiere, Roger Percoco alla batteria, Antonella Calabrese al sax e Marica Zingaro Alessandra Cotugno e Mina Signorile ai cori. Durante i live, la band propone fedelmente le musiche dei Pink Floyd con un pizzico di personalità. “Solitamente le nostre esibizioni hanno inizio con un brano utilizzato dai Pink Floyd come apertura dei loro grandi concerti. A questi segue una piccola presentazione del concerto. Si continua con uno spettacolo fatto di luci, suoni ed effettistiche tipiche della band che noi andiamo a interpretare e riproporre. Curiamo tutti i dettagli dei brani e ci atteniamo alle rispettive parti dei brani. Tuttavia ci mettiamo anche un pizzico di nostro perché siamo musicisti a trecentosessanta gradi”.