Il servizio di sicurezza del Policlinico di Bari, costituito da 81 guardie armate e 66 unità non armate, è al centro di una gara di appalto che prevederebbe “un intollerabile taglio occupazionale del 45% per il personale armato e del 13% del personale non armato, ovvero un esubero importante di personale da licenziare”. Lo dichiarano in una nota la segretaria generale di Fisascat Cisl Bari, Miriam Ruta, e il segretario aggiunto, Nicola Colella.
“A seguito dei numerosi episodi di aggressione fisica e verbale che subisce quotidianamente il personale medico – proseguono – il personale addetto alla sicurezza garantisce da sempre la sicurezza dei medici e dei pazienti e visitatori”, specialmente durante il periodo della pandemia, quando è stato effettuato “quotidianamente il servizio di sicurezza in prima linea a proprio rischio e pericolo di contagio”.
“Per questi motivi – evidenziano – ci siamo subito attivati aprendo un tavolo di crisi presso la task force regionale, chiedendo la presenza di tutte le massime figure politiche coinvolte, alle quali si chiede conto delle conseguenze rivenienti da un bando di gara che crea censurabili problemi di sicurezza e occupazionali”.