L’ottava edizione del Loop Festival prosegue il 12 e 13 dicembre con due appuntamenti dedicati alle sigle delle serie tv, che per il piccolo schermo rappresentano la summa della sinestesia contemporanea, capaci di imprimersi nella memoria e caratterizzare prepotentemente la serialità nell’era dello streaming. La sera di martedì 12 (ore 21.00, Spazio Murat a Bari, ingresso gratuito) la sociosemiologa Claudia Attimonelli e il giornalista del Sole 24 Ore Francesco Prisco condurranno gli spettatori attraverso proiezioni e talk dedicati alle sigle tv, un viaggio nella potenza estetica ed empatica che passerà da Peaky Blinders a Stranger Things, da Mad Men a Breaking Bad da Twin Peaks a Game Of Thrones, per arrivare agli ultimi successi di Succession e White Lotus. Le sigle della nuova golden age televisiva diventano infatti sinonimo di qualità e identità per le serie, elemento di riconoscibilità spesso destinato a racchiudere un mondo narrativo complesso e articolato. I brani di una sigla, in particolare, possono divenire un vero marchio sonoro che ridefinisce la serie stessa, non solo definendone caratteristiche di carattere estetico ma spesso contribuendo alla determinazione del target e delle influenze artistiche.
L’approfondimento sulla serialità televisiva proseguirà poi nella mattina di mercoledì 13 dicembre, quando Claudia Attimonelli ospiterà il giornalista Michele Casella per un incontro aperto a studenti e pubblico all’interno del corso di Laurea in Scienze della Comunicazione dell’Università degli Studi di Bari. Durante l’incontro verrà analizzato il modo in cui le sigle tv sono diventate delle autentiche perle autoriali, capaci di innovare estetiche ed imprimersi nella memoria dello spettatore. Dalle theme song alle sigle-didascalia, dal sound branding alle vere e proprie micronarrazioni, le intro seriali possono divenire dense ibridazioni mediatiche e sorpassare i limiti temporali della messa in onda.
Francesco Prisco è redattore al Sole 24 Ore, dove si occupa di economia della cultura e dell’entertainment. Cura il blog «Money, it’s a gas!», dedicato all’economia della musica, e la video-rubrica «Tre pezzi facili». Per 24+, sezione premium del Sole 24 Ore online, è autore della rubrica satirica del sabato «Cattivissimo Lui». Ha pubblicato il saggio L’ultima produzione narrativa di Pratolini («Critica Letteraria», Loffredo, 2001) e i due romanzi “Psychedelicon” e “Bomba carta. Processo al sistema delle concentrazioni editoriali”, usciti per Guida Editori nel 2006 e nel 2011. È autore dell’instant book distribuito con il Sole 24 Ore “La music economy”(2019).
Claudia Attimonelli è docente di Studi visuali e cultura digitale e Media, cultura visuale e sound studies all’Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Nel 2023 Attimonelli ha curato la mostra internazionale: “30 years of Kompakt: The visual side of Music” (Roma, Milano). Tra le pubblicazioni recenti: “L’elettronica è donna” (con C. Tomeo 2022); “L’estetica del malessere” (2020); “Black Mirror e l’aurora digitale” (con V. Susca 2020, tradotto in 4 lingue); “Techno. Ritmi afrofuturisti” (2008-2018); “Pornocultura” (con V. Susca 2016, tradotto in 4 lingue).
La serata di chiusura, in programma al Cineporto di Bari il 19 dicembre sarà dedicata alle serie tv che hanno come sfondo il mondo musicale, prodotti cult dell’audiovisivo come Vinyl, High Fidelity, The Get Down e altre, in cui vere leggende della musica e star immaginarie portano sul piccolo schermo un caleidoscopio di generi.
La rassegna, ideata e diretta dal giornalista Michele Casella e realizzata dall’Associazione Pool nell’ambito dell’Apulia Cinefestival Network 2023 con il sostegno di Regione Puglia e Apulia Film Commission, torna in un’edizione speciale in cui la musica contemporanea incontra il linguaggio seriale in un racconto innovativo dell’audiovisivo contemporaneo. Attraverso la visione e l’ascolto collettivo, il Loop Festival si concentra sull’analisi e sul racconto del dialogo tra musica e serie tv analizzando theme song e sound branding, per arrivare a serie in cui la musica non è soltanto una semplice colonna sonora ma la principale protagonista del racconto. In questa edizione si aggiunge la collaborazione con l’insegnamento di Studi Visuali e Cultura Digitale tenuto dalla sociosemiologa Claudia Attimonelli, con due lezioni dedicate agli studenti del corso di Laurea in Scienze della Comunicazione dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro.
Si rinnova anche per l’ottava edizione la commistione fra le arti, con un artwork d’autore affidato alla straordinaria Alice Iuri e realizzato appositamente per il manifesto del Loop Festival. Dopo Paolo Bacilieri, Davide Toffolo, Miguel Angel Martìn, Manuele Fior e Filippo Scòzzari, Iuri ha saputo interpretare con magistrale tecnica e sintesi il tema di questa manifestazione, citando la copertina del capolavoro dei Clash “London Calling” e proponendo la sua idea di incrocio fra musica e tv. Illustratrice con una poetica che si concentra prevalentemente sui ritratti, Alice Iuri collabora fra gli altri con Linus, L’Espresso, Mondadori e Salani. Nel 2023 ha vinto il Merit Award di 3×3 mag ed è stata selezionata come miglior disegnatrice di copertine per il Premio Boscarato del TCBF.