Un sogno e soprattutto un segno da lasciare. E’ nata – nel 2022- con questo scopo la fondazione ‘Silvana Ghiazza’ nell’anno stesso in cui la “creatrice” è andata via. La Ghiazza ha insegnato letteratura italiana all’Università di Bari, nel Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione. Oltre ad insegnare ha scritto diversi libri, molti dei quali adottati nei corsi universitari, e ha sempre associato, nelle sue ricerche, l’interesse verso le strutture testuali e le forme metriche e retoriche. Nella primavera del 2021 ha scoperto di essere malata, un cancro al pancreas, ed è nata l’idea della Fondazione. Voleva, non avendo figli, dare un seguito al suo lavoro di docente, aiutare chi ne aveva bisogno, fare qualcosa di “buono” per la città di Bari. Ha pensato, quindi, di lasciare tutti i suoi averi a questa fondazione, che porta il suo nome su proposta del consiglio di amministrazione, con l’idea di permettere a ragazzi meritevoli di avere un aiuto economico per il loro corso di studi. Le borse di studio sono due: una completa per studenti e studentesse in medicina che, possibilmente, intenda specializzarsi in oncologia, e l’altra, più piccola, per la tesi di dottorato in letteratura come contributo per la pubblicazione della stessa tesi. Ghiazza, oltre ad una cospicua somma di denaro, ha lasciato diversi appartamenti di un palazzo in via Garruba che, affittati, permetteranno alla Fondazione di reggersi nel tempo.
Martedì 12 dicembre la Fondazione Silvana Ghiazza terrà una serata di presentazione al Museo Civico di Bari. La Fondazione, regolarmente iscritta all’elenco ETS, non ha scopi di lucro e si occupa di individuare studenti meritevoli per l’assegnazione di borse di studio per rendere più agevole il loro percorso universitario.