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Musica per studiare: ma funziona davvero per tutti?

Rubrica Musica: Quando la musica ha effetti positivi e quando no

Pubblicato da: Ylenia Bisceglie | Ven, 8 Dicembre 2023 - 11:29

È davvero la musica la chiave segreta per trasformare l’esperienza di studio da negativa a positiva?

È tipico di ogni studente cercare la giusta concentrazione per mantenere il più tempo possibile la testa china sui libri: c’è chi parla a squarciagola, chi compone melodie con le parole, chi ancora deve essere circondato dal silenzio più totale e c’è chi ha bisogno della musica.

Se tante volte hai pensato che la musica potesse esser fonte di distrazione, ecco la verità è che non sempre è così e lo dimostra la scienza!

Studi hanno dimostrato come la giusta selezione musicale può fungere da filtro naturale per i suoni ambientali distrattivi: creando uno sfondo piacevole che riduce le distrazioni esterne, permette di mantenere una concentrazione più profonda.

Ma funziona davvero sempre così?

No! È stato scoperto che la musica migliora o addirittura ostacola l’apprendimento a seconda della fase di studio che si sta affrontando. Facendo un esempio, i risultati nei compiti che coinvolgono il ragionamento verbale pare migliorino con l’ascolto della musica, al contrario del ragionamento astratto, utilizzato principalmente quando si deve ripetere o risolvere un problema, che pare ostacolato quando si utilizza musica per studiare.

Certo è che molto dipende anche dalla personalità di ciascuno. Infatti, è stato anche dimostrato che studenti introversi tendono ad avere difficoltà se utilizzano la musica per studiare. Al contrario, gli studenti con personalità estroversa studiano meglio se impiegano delle musiche per concentrarsi.

Dunque, effetti positivi della musica correlata allo studio sono stati ritrovati, ma molto dipende dalla tipologia di studio, dalla personalità e anche dal genere musicale.

Uno dei migliori generi musicali per lo studio è la musica classica ma anche quella zen, in particolare proveniente dal Giappone, o ancora la musica Lofi. La musica lofi ha un suono ovattato, con sporadici segnali audio degradati. È una sorta di suono retrò volutamente imperfetto, registrato con apparecchiature tecniche semplici.

Importantissimo è sicuramente non ascoltare la propria musica preferita!

A fare la differenza in questo caso sono le parole, che certamente conosciamo più che a memoria! Quindi, anche se ascoltare le nostre canzoni preferite ci mette di buon umore e in uno stato d’animo positivo e magari anche più propenso allo studio, se ascoltiamo della musica cantata il nostro cervello dedicherà una parte della propria attenzione per seguire il testo di queste canzoni e quindi assolutamente meglio evitare!!

In conclusione, una base musicale, a basso volume può far bene allo studio e all’umore, ma se ti distrae troppo, sarà meglio optare per il buon vecchio silenzio!

 

Foto:Freepik

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