Secondo una ricerca realizzata da Travellyz oltre il 60% delle donne in Italia, opta per un viaggio culturale, la forbice è maggiore al centro (62,88%) e minore al nord (59,47%), ma in generale il divario è abbastanza stabile. A livello di età, l’interesse si presenta costante, tra i 25 e i 74 anni, con una breve diminuzione tra i 35 e i 44 anni e anche a livello regionale non si vedono grosse differenze, se non un’enfatizzazione di queste tendenze al Nord e al Sud e un’omogeneità ancora maggiore al centro. Circa la metà dei viaggiatori culturali italiani non ha figli e quasi il 30% (con differenze regionali tra il 28,03% del centro e il 31,33% del sud) ha figli maggiorenni. Tra i figli in età scolare al nord e al centro si tende a viaggiare soprattutto con bambini delle elementari (8,33% al nord, 13,66% al centro mentre al sud si viaggia di più con figli più grandi – scuola media 10,25%, superiori 11,44%).
Il budget di viaggio è, per più del 70% dei viaggiatori, inferiore ai 2.000 euro, con una netta predominanza della fascia 1000-2000. Al Nord c’è una maggiore incidenza del budget 3.000-4.999 euro, ma è al Centro che i budget sono mediamente maggiori, con un 7,58% che prevede un budget di viaggio di 5-9,999 euro, anche se la percentuale di budget superiori (1,62%) è inferiore sia rispetto al Nord (2,66%) sia rispetto al Sud (3,01%).
Il passaparola è la prima fonte di ispirazione al Nord e al Centro, mentre al Sud motori di ricerca e siti di comparazione sono più utilizzati per questo tipo di turismo. Le riviste online e offline e i quotidiani sono più importanti per i turisti del Nord Italia (tot. 78,78%) rispetto al centro (tot. 71,21%) e al Sud (tot. 72,89%)
Opposta è la situazione dei social media dove il Nord (30,06% Instagram e 18,18% Facebook) è superato sia dal Centro (31,82% Instagram e 20,45% Facebook) sia dal Sud (33,77% Instagram e 28,31% Facebook).
Le agenzie di viaggio hanno maggiore impatto al Sud (30,12% in presenza e 25,90% online) rispetto al Centro (20,45% in presenza, 27,7% online) e al Nord (21,21% in presenza, 23,45% online). I primi fattori di scelta, a parte l’offerta culturale, sono sempre pulizia, igiene e sicurezza, per una vacanza tranquilla e senza pensieri.
Il Sud mette al primo posto l’esperienza cittadina (44,52%, superiore ad igiene e sicurezza), seguita dal cibo (38,14%), dalla natura (37,11%) e dalla novità (33,87%). Anche al Centro l’esperienza cittadina è al primo posto (41,83%), ma seguita da natura (38,79%), nuove esperienze (35,16%), mentre il cibo è all’ultimo posto (34,68%).
A Nord la natura (39,33%) viene al primo posto, prima di città (38,95%), cibo (36,73%) e novità (35,97%). I voli diretti o comunque dall’aeroporto locale sono fattori discriminanti soprattutto al Sud (40,82%, 40,47%), dove si ha meno scelta, mentre al Nord ha un’incidenza molto più bassa (33,19%, 30,91%).
Anche l’impegno ambientale, ultimo valore della top 10 (tralasciando la cultura), risulta più considerato al Sud (35,66%) rispetto al Nord (32,59%). In linea generale, anche in Europa il turismo in cui la cultura è il primo motivo di viaggio è scelto dalle donne, con picco deciso, come abbiamo visto, in Italia (60,68 %). Solo la Germania si discosta, con una lieve prevalenza di uomini (51,70%).
La distribuzione per età è abbastanza omogenea in tutta Europa, tra i 25 e i 74 anni. Si differenzia la Francia dove con l’’aumentare dell’età cresce l’interesse per la cultura. Il budget è sempre tra i 1.000 e 3.000 euro, ma sono mediamente più bassi per Italia e Spagna dove la fascia inferiore ai 1.000 euro ha la seconda posizione e più alti per UK e Germania, dove si hanno maggiori percentuali di viaggiatori disposti a spendere più di 3.000 euro.
In Italia la carta stampata è ancora molto importante, seguita dai social media, mentre i canali di acquisto, online o offline sono meno importanti per l’ispirazione. La Francia è l’unico Paese a dare grande importanza ai siti ufficiali degli enti (che quindi necessitano di una traduzione in francese) mentre non dà grande rilevanza ai social media.
In Spagna, al contrario, i social media sono fondamentali, come i canali d’acquisto in cui le agenzie di viaggio fisiche sono al primo posto tramite le loro offerte. In UK tra i media è la televisione con i programmi di viaggio, ad essere fondamentale e i canali diretti d’acquisto dai fornitori di servizi (voli, hotel, ecc.).
In Germania i media “ufficiali” (TV, carta stampata, ma anche le agenzie in presenza) superano l’online, con un minore interesse per siti di comparazione e soprattutto social media.