La Drag Queen salentina Tekemaya ha rivelato sui suoi profili social di essere stata vittima di insulti e offese ieri sera mentre si esibiva in un pub a Martano, nella prevalente indifferenza dei presenti. Durante lo spettacolo dell’artista, a cui dà voce e volto Francesco Bovino, alcuni giovani della squadra di calcio del paese avrebbero iniziato a prenderla in giro e ad insultarla in un crescendo, fino ad arrivare a lanciarle addosso del ghiaccio e a tirarle via la parrucca.
“Da anni faccio questo lavoro – scrive sui social Twekemaya – e non mi era mai successo di sentirmi umiliata. Si divertivano nel farlo e soprattutto ridevano nell’umiliarmi, si sentivano forti, ma ciò che mi ha fatto più male è stata l’indifferenza degli altri clienti e anche dei titolari, fatta eccezione per un ragazzo che ha iniziato a urlare contro di loro che se la ridevano! “.
L’accaduto è stato stigmatizzato anche in una nota dal presidente dell’Arcigay Salento, Ilaria Ulgharaita, che afferma: “Non tolleriamo che questi episodi passino inosservati, e vorremmo chiamare alle responsabilità educativa la città e le sue istituzioni. L’educazione sessuale e affettiva risulta fondamentale per la crescita dei ragazzi e delle ragazze in età scolastica nell’ottica della prevenzione e il contrasto delle azioni di discriminazione e violenza. Questi ragazzi saranno il futuro della nostra società, le loro azioni sono anche una responsabilità collettiva”. “Auspichiamo che le istituzioni, le agenzie educative e le società sportive della città di Martano prendano immediatamente le opportune distanze da questi comportamenti”.
Il sindaco di Martano Fabio Tarantino, ha chiamato Francesco Bovino che interpreta la Drag Queen Tekemaya scusandosi a nome di tutta la comunità per gli insulti che l’artista ha subito ieri sera a Martano mentre si esibiva in un pub. In un post pubblicato sul sito personale e del Comune il sindaco scrive: “Abbiamo cercato negli anni di costruire nel nostro percorso, una Comunità inclusiva che valorizzasse le differenze. Una Comunità pronta ad accogliere e non a discriminare, promuovendo continuamente eventi culturali e di sensibilizzazione. Abbiamo condiviso idee ed esperienze per una crescita culturale e una presa di coscienza”. “Venire a conoscenza di atti di violenza ai danni di una persona presa di mira per la sua unicità ci rende consapevoli di aver fallito. È amara – conclude – questa considerazione come amara è la violenza di gruppo che prende di mira un individuo. Invitiamo Francesco Bovino ad un incontro pubblico per affrontare insieme questa spiacevole situazione e portare ad una riflessione comune”. (foto facebook)