Si sono tenuti nel pomeriggio i funerali di Vincenza Angrisano, la donna di 42 anni uccisa a coltellate martedì scorso dal marito. La cerimonia, presieduta dal vescovo di Andria, monsignor Luigi Mansi, ha preso il via alle 15.30 in una cattedrale gremita di gente dove, sull’altare, affianco alla foto di Vincenza, un paio di scarpe rosse e l’elenco delle donne uccise dai mariti, compagni o ex.
In chiesa sono presenti anche alcuni parenti di Luigi Leonetti, marito della donna che si trova attualmente in carcere con l’accusa di omicidio volontario aggravato dall’aver commesso il fatto ai danni del coniuge. Gli operatori dell’agenzia funebre che hanno accompagnato il feretro nella cattedrale hanno un segno rosso sul volto e fiocchi rossi appuntati sulla giacca per rimarcare il no, contro la violenza sulle donne. Al funerale hanno preso parte anche il prefetto di Barletta-Andria-Trani Rossana Riflesso, il sindaco di Andria Giovanna Bruno, il sindaco Barletta Cosimo Cannito, la parlamentare Mariangela Matera e il questore Roberto Pellicone. Presenti anche le colleghe della donna e i figli di 6 e 12 anni della vittima. Entrambi si trovavano a casa nel momento del delitto.
Durante la cerimonia, il sindaco Giovanna Bruno ha anche letto una lettera scritta dal figlio più grande. “Cara mamma ti voglio tanto bene. Resta sempre nel mio cuore. Sei la persona che amo di più al mondo. Mi ricorderò sempre del tuo sorriso e del tuo aspetto solare. Guardami da lassù. Riesco ancora a sentire la tua voce, riesco ancora a sentire la felicità che avevi per la vita, riesco ancora a sentire la tua mano morbida che mi abbraccia. Cara mamma aspettami lassù perché alla morte non c’è rimedio, ma quando sarò vecchio ti raggiungerò. Ora guardo le tue foto e ascolterò i tuoi audio. Sento ancora il tuo abbraccio caldo e affettuoso. Cara mamma ti voglio bene”.