Le mense scolastiche a Bari non sono gradite. Né dai bambini né dai genitori. Sono tantissime le segnalazioni di famiglie preoccupate e… anche un po’ arrabbiate. Segnalazioni che piovono sui social da parte di mamme e papà che quasi ogni giorno si ritrovano a fare i conti con i figli che tornano digiuni, se non fosse per il pane usato quasi sempre come pranzo. E la tanto decantata frutta? Finisce nello zainetto perché nessuno aiuta i bambini a tagliarla. “Mio figlio torna a casa sempre digiuno – tuona una mamma – non è giusto. Sono i nostri bambini e meriterebbero il meglio e invece l’ora della mensa è diventata un incubo”.
Sotto accusa anche l’offerta dello stesso menù sia per l’infanzia sia per la primaria. In sostanza bambini di 3-4 anni si ritrovano a tavola gli stessi piatti di bambini più grandi con le comprensibili difficoltà del caso. Anche all’assessore alle Politiche educative, Paola Romano, sono arrivate diverse segnalazioni. “Non in forma ufficiale – spiega – ma tutte quelle che ho ricevuto le ho prese in carico. In alcuni casi ci sono questioni rispetto all’appetibilità del servizio, a dei piatti non sempre apprezzati. Noi siamo disponibili a fare delle modifiche all’interno di regole individuate dalla Asl”. La dieta predisposta è infatti definita con un nutrizionista. “La Asl – spiega ancora Romano – ci dice che non possiamo dare la carne tutti giorni o offrire sempre lo stesso carboidrato. Noi facciamo un servizio di educazione e di prevenzione dell’obesità dato che siamo una delle regioni con il più alto tasso in Italia”. Ecco spiegato il passato di verdure. L’assessore invita intanto i genitori a partecipare ai gruppi di assaggio e ad evidenziare eventuali criticità.
Nel frattempo non si hanno ancora notizie dei fondi messi a disposizione dal Ministero per ridurre le tariffe della refezione, che per il momento restano invariate. L’eventuale riduzione comunque avrà valore retroattivo, assicurano dall’amministrazione.