I negozi di vicinato a Bari sono alla ricerca della loro rivincita sull’e-commerce, il commercio online. E lo fanno anche grazie ai contributi che il Comune ha messo a disposizione, nell’ambito dell’iniziativa “Un negozio non è solo un negozio” che ha previsto fondi per ristrutturazioni, in cambio però di eventi e servizi per la città. Sono stati 188 i progetti presentati, 95 quelli valutati positivamente, 91 quelli ammessi e avviati per un totale di risorse impegnate pari a 3 milioni e 781mila euro.
Al momento sono 9 i progetti terminati, 14 quelli in corso o che termineranno entro dicembre, 53 quelli entro giugno 2024 e 15 quelli entro dicembre 2024. In cambio di lavori di ristrutturazione sono stati offerti diversi servizi alla città: oltre 200 tra eventi (spettacoli, esposizioni, mostre, presentazioni, ecc.), formazione (laboratori, corsi, workshop), servizi ai cittadini (sportelli, incontri, ecc.), iniziative mutualistiche e solidaristiche (scontistiche, gratuità, riuso, donazioni). E di progetti ce ne sono stati tanti, come ad esempio quello della Fioreria Padre Pio che ha realizzato il primo distributore automatizzato di piante e fiori h24 a Poggiofranco, offrendo anche corsi teorico – pratici per gli alunni delle scuole della città. O ancora la pasticceria Fanelli che ha promosso attività di pasticceria per bambini ed adolescenti con una festa di quartiere animata dai piccoli cuochi.
Da segnalare “Blind book” della libreria Liberrima in via Calefati. L’idea nasce dalla volontà di sviluppare all’interno della libreria un percorso sensoriale di diretta interazione con i cittadini che possa permettere loro di sperimentare sensazioni ed emozioni in assenza del più percettivo dei cinque sensi, la vista. L’obiettivo del progetto è di incentivare la cultura dell’integrazione ed indurre riflessioni sulle potenzialità che ognuno di noi potrebbe sviluppare, valorizzando gli altri quattro sensi.
A raccontare l’iniziativa a Borderline24 è Maurizio Guagnano, proprietario di Liberrima, aperta nel marzo del 2022. “Noi esistiamo a Lecce da 30 anni – racconta – A Bari abbiamo avviato un progetto che punta a fornire motivazioni in più per venire in libreria. Fortunatamente il pericolo dell’e-commerce e dei libri digitali lo abbiamo superato: la gente è tornata in libreria alla ricerca di un’esperienza di acquisto fisico ma anche della relazione con il libraio che è fondamentale e che fa la differenza”.
Liberrima ha partecipato al bando del Comune, “Un negozio non è solo un negozio” con un progetto in cui si vuole trasmettere un’ esperienza che può fare una persona non diversamente abile attraverso la cecità. Un programma lungo 10 mesi, avviato con una mostra: tra gli scaffali ci sono fotografie di gente non vedente con una riproduzione tridimensionale del volto; tastando il volto, una persona non vedente può quindi “vedere” la fotografia di riferimento. Presto in libreria saranno anche disponibili libri in braille. Ma gli eventi del progetto sono diversi e tutti gratuiti. Come quello del primo dicembre con un laboratorio con Nunzia delle Orecchiette: dimostrerà come fare le orecchiette con condizione di visibilità ridotta. “Dal tatto poi ci sposteremo al gusto e all’olfatto – spiegano le responsabili della libreria – proporremo otto incontri con l’associazione italiana sommelier che prevederanno degustazioni al buio, aperte a tutti. Obiettivo è di sensibilizzare a questa particolare condizione relativa ad un deficit nella vista. Per l’udito ipotizziamo l’organizzazione di silent party”.