“Non era a conoscenza” delle criticità dell’istituto pugliese quando ha assunto il ruolo di consulente della Banca Popolare di Bari nel corso dell’operazione di acquisizione della banca abruzzese Tercas. È quanto dichiarato dall’avvocato Michele Crisosomo, presidente Enel dal 2020 al 2023, ascoltato come teste della difesa rispondendo alle domande della pm Savina Toscani nell’ambito del processo che vede imputati gli ex amministratori della Popolare di Bari, Marco e Gianluca Jacobini.
Questi ultimi, in particolare, sono accusati di aver falsificato per anni i bilanci e i prospetti e di aver ostacolato l’attività di vigilanza di Bankitalia e Consob. Cristosomo è stato a lungo consulente della banca occupandosi dei prospetti informativi sugli aumenti di capitale sociale e per l’acquisizione di banca Tercas e nel corso delle domande ha spiegato come Ginaluca Jacobini non fosse “mai intervenuto” sul contenuto del prospetto da egli stesso redatto. Con lui, ha dichiarato “si ragionavasu a che punto del processo si fosse. Non c’era coinvolgimento sul contenuto del prospetto informativo, ma i vertici della banca si occupavano di capire come andasse avanti l’intero procedimento, in una situazione fisiologica. C’era l’intenzione di capire cosa stesse succedendo” – ha concluso.