Bari è pronta a scendere in piazza per “fare rumore” contro la “violenza patriarcale”. Domani, a partire dalle 18.30, con partenza in piazza Cesare Battisti, prenderà il via una manifestazione, indetta da Zona Franka, Link Bari e Unione degli Studenti Bari “contro il sistema patriarcale che opprime le nostre vite, che non ci permette di autodeterminarci e di scegliere liberamente sui nostri corpi”.
“Venerdí 24 novembre saremo in piazza con tutta la nostra rabbia non solo per ricordare Giulia Cecchettin – ha siegato Carolina Velati, di Zona Franka – ma per ribadire che i femminicidi che si susseguono rapidamente nel nostro paese non sono fenomeni isolati che avvengono per mano di mostri, ma il frutto di una educazione e cultura patriarcale e violenta, che continua a riprodursi: secondo i dati ISTAT, infatti, 1 donna su 3 ha subito nel corso della sua vita una forma di violenza fisica o psicologica, e l’80% di queste sono da attribuirsi a partner o familiari: si tratta quindi di un fenomeno strutturale” – conclude. Parole a cui fanno eco quelle di Noemi Sassanelli, dell’esecutivo Link Bari.
“Quanto accaduto negli ultimi giorni – spiega – ha drammaticamente riacceso le luci sull’urgenza di misure di contrasto alla violenza e alla cultura patriarcale, che devono necessariamente partire dai luoghi della formazione (scuole di ogni grado e università) per questo abbiamo deciso di fare partire il corteo rumoroso proprio dalla piazza dell’Ateneo barese. Saremo in piazza per rivendicare educazione all’affettività e alle differenze, strumenti educativi che colpiscano la cultura patriarcale alla radice” – ha concluso. “La violenza fisica è solo la punta dell’iceberg di un sistema culturale e sociale che opprime e limita la libertà delle donne, che le relega a oggetto da possedere o da sottomettere – ha detto infine Samuele Gallozzi, dell’Unione Studenti Bari – la relegazione delle donne ai ruoli di cura, la mancanza di strumenti di emancipazione materiale, la differenza salariale, sono anch’esse forme di violenza di genere: è importante riconoscere la violenza in tutte le sue forme per poterla superare. Per questo crediamo che i percorsi culturali vadano accompagnati anche da un rafforzamento delle misure di welfare e maggiore finanziamento ai percorsi di fuoriuscita dalla violenza”
L’appello è quello di portare in piazza il nostro panuelo rosa contro la violenza patriarcale e qualunque oggetto possa fare rumore, obiettivo: rompere il muro dell’indifferenza. Alla manifestazione aderiscono anche CGIL Bari, ANPI Bari, ARCI Bari, LIBERA Bari, CAV “Paola Labriola”, UAAR, MIXED LGBTQIA+, Giovani Democratici Bari, Unione Giovani di, Sinistra Bari, Famiglie Arcobaleno, Associazione Luca Coscioni Bari, CNGEI, ARCIGAY Bari, AGEDO Bari, Rete Lenford, Tavolo Tecnico LGBTQIA+ del Comune di Bari