Influenza tra i bambini, sintomi e prevenzione. Ma anche i nuovi servizi messi a disposizione dalla Asl di Bari. Ne abbiamo parlato con il pediatra Antonio DI Mauro.
1) Dottore siamo già di fronte alla prima influenza stagionale. Quali sono i sintomi più diffusi?
I dati del primo rapporto RespiVirNet, il Sistema di Sorveglianza epidemiologica e virologica dell’Istituto Superiore di Sanità che ci informa sui casi di sindromi simil-influenzali da virus respiratori, registra ad oggi solo un lieve aumento del numero di casi. Questo che viviamo è solo “un assaggio” di quella che sarà la stagione influenzale. La sintomatologia è quella che conosciamo bene: febbre, tosse, congestione nasale e mal di gola; cui possono aggiungersi anche sintomi gastrointestinali come vomito e diarrea. Dai dati in nostro possesso, vediamo che ad essere maggiormente colpiti sono i bambini al di sotto dei cinque anni di età. La “brutta notizia” è quindi che la curva epidemica inizia ad alzarsi: la “stagione influenzale” è alle porte.
La “buona notizia” è che siamo ancora in tempo per proteggere i nostri bambini con vaccini efficaci e sicuri. L’invito è quello di rivolgersi con fiducia al proprio pediatra curante che, già dal sesto mese di vita, saprà proporvi la strategia preventiva migliore per il vostro bambino.
2) Possiamo dire di avere ormai il Covid alle spalle o occorre sempre mantenere alta l’attenzione?
Il Covid non fa più paura come prima. Grazie alla vaccinazione di massa e ad una immunità diffusa il virus circola meno e fa meno danni. Con il Covid, così come con gli altri virus respiratori come quello influenzale e il temibile VRS della bronchiolite dei neonati e lattanti, bisogna imparare a convivere. Le norme igieniche e un atteggiamento prudenziale devono sempre essere al centro del nostro agire. Lavare spesso le mani, evitare luoghi affollati, ventilare gli ambienti, indossare mascherine, non baciare i bambini, sono tutte buone prassi da non dimenticare.
3) La Asl attiverà a partire da gennaio le Aggregazioni Funzionali Territoriali dei pediatri, ci spiega di cosa si tratta? Quali saranno i vantaggi per le famiglie?
Plaudo a questa iniziativa, prima da padre che da pediatra, perché mette al centro l’esigenza delle famiglie e dei bambini. L’istituzione delle AFT, le aggregazioni funzionali territoriali dei pediatri, permetterà ai pediatri di un territorio di integrare le loro attività, sia attraverso flussi informatici sia attraverso la condivisione del raggiungimento di alcuni obiettivi di salute con la medicina di iniziativa.
Facciamo un esempio pratico: all’interno di una AFT sarà sempre aperto, e a disposizione della famiglia, uno studio e un pediatra che possa garantire la continuità dell’assistenza pediatrica diurna, in un determinato territorio (distretto). Quel pediatra che riceverà la famiglia avrà a disposizione le schede informatizzate dei piccoli pazienti del territorio, e avrà anche la possibilità di accedere al fascicolo sanitario elettronico e alle ricette dematerializzate di quel bambino.
La famiglia non sarà mai lasciata sola e avrà sempre una alternativa valida alla corsa – spesso inutile per codici bianchi e verdi – al pronto soccorso. Il sabato e la domenica è confermato il Servizio di Consulenza Ambulatoriale Pediatrico S.C.A.P., già conosciuto, amato e apprezzato, dalle famiglie.
Ma non c’è solo questo: l’AFT sarà anche l’occasione per i pediatri di adottare linee guida e protocolli operativi che uniformeranno l’assistenza alla popolazione pediatrica di un territorio, con una particolare attenzione alla cronicità. E attraverso l’AFT sarà anche possibile l’organizzazione della cosìdetta “medicina di iniziativa” finalizzata a promuovere corretti stili di vita e sostenere la genitorialità.
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L’ASL Bari è capofila nazionale nella riorganizzazione dell’assistenza pediatrica in accordo con i contenuti degli accordi nazionali e regionali e anticipa il futuro dell’assistenza territoriale come definito dal DM 77 e dal PNRR. L’auspicio è che al più presto tutte le altre ASL della Regione possano offrire alle famiglie pugliesi la stessa organizzazione con l’assistenza pediatrica e il sostegno alla famiglia al centro dell’agenda politica, sanitaria e sociale.