Una piazza sul mare e una spiaggia. Ecco cosa prevede il progetto esecutivo del primo contratto attuativo inerente il Piano di riqualificazione del waterfront San Cataldo, approvato dalla giunta Comunale nel corso dell’ultima seduta. In particolare, è prevista la realizzazione di spiagge e del giardino di San Cataldo (zona faro) e l’ampliamento dell’area a verde redatto dal raggruppamento temporaneo di professionisti comopsto da arch. Mauro Saito, Studio Romanazzi – Boscia e Associati s.r.l., ing. Daniela Mancini e geol. Antonino Greco. L’importo complessivo dei lavori è di 4.360.000 euro finanziati nell’ambito del PON Metro Plus 21/27 – Strategie del Mare.
I temi progettuali da realizzarsi riguardano l’impianto di un’ampia dotazione a verde pubblico attrezzato di quartiere, la realizzazione di aree per attività sportive e ludico-ricreative; la realizzazione di punti di servizio e ristoro nei nuovi spazi pubblici, il recupero della permeabilità delle aree da destinare a verde pubblico, il superamento delle attuali barriere architettoniche fra aree pubbliche contigue, la creazione di una passeggiata a mare panoramica, la valorizzazione del Faro, la realizzazione di una nuova “Piazza del Faro” e teatro all’aperto e la riqualificazione della spiaggia “di provolina”. Nell’ambito dei lavori si procederà alla rimodellazione dei luoghi esistenti (belvedere, piattaforma prendisole), resi accessibili tramite rampe e percorsi pedonali. Il punto panoramico a mare già esistente sarà riqualificato e trasformato in un’iconica “rotonda sul mare”. La spiaggia sarà dotata di attrezzature balneari (spogliatoi, servizi igienici, deposito ombrelli/lettini, bar), l’area verde e le zone d’ombra saranno incrementate tramite la piantumazione di nuovi alberi.
Questo primo intervento è stato integrato da un secondo stralcio di lavori, relativi alla riqualificazione del lungomare Ovest con la pedonalizzazione del lungomare Starita nel tratto prospiciente il Faro di San Cataldo. Il progetto della nuova sistemazione urbana del lungomare propone la realizzazione di aree pedonali e ciclopedonali pubbliche, realizzate prevalentemente con pietra locale. L’area d’intervento viene sistemata progettualmente attraverso una precisa definizione di luogo pubblico connesso al Giardino del Faro e alle aree circostanti. Il lungomare Starita, nel tratto prospiciente l’area del faro, sarà riconfigurato come una rambla che costeggia il mare, perimetrato dall’esistente muretto in pietra oggetto di interventi puntuali di consolidamento e da una pavimentazione con basole in pietra ambrata. Lungo il percorso della rambla e in connessione con l’area del Faro sono previste panchine in massello in pietra a forma di barche, porta biciclette e cestini porta rifiuti. L’affaccio al mare è connotato dalla sequenza di un sistema di panche in legno e ferro di nuovo disegno e dal sistema dei lampioni pubblici storici con panche di raccordo tra le aiuole.
“Entro le prime settimane del nuovo anno saremo nelle condizioni di cantierizzare i primi interventi per la riqualificazione dell’area del lungomare di San Cataldo, a partire dalla zona del parco antistante il Faro – comunica l’assessore Galasso – a breve arriverà in giunta anche il secondo progetto esecutivo relativo agli interventi sulla sede stradale. Il progetto, come si può facilmente evincere, ha come obiettivo quello di trasformare un’area carrabile, oggi poco valorizzata e utilizzata, in uno spazio pubblico attrattivo e fruibile. Gli ampi spazi, oggi presenti, risultano poco frequentati e nel tempo hanno rappresentato più una barriera tra i cittadini e il mare che non una linea di costa. Per questo abbiamo cercato di integrare i due progetti così da avere un luogo unico, caratterizzato da una forte impronta verde e dalla rifunzionalizzazione delle varie sezioni in favore dello sport, del tempo libero e della socializzazione. Ad oggi la zona del faro si presenta con scarsissimi spazi pubblici fruibili, condizione che ha penalizzato lo stesso immobile storico che finalmente oggi è stato riqualificato con un ulteriore finanziamento, con l’idea di accogliere qui i Musei della radio e dei fari costieri” – conclude.