“Siamo state col fiato sospeso per giorni, con la speranza divenuta sempre più flebile e con la paura di ascoltare le notizie. Ora il dolore e l’angoscia. Giulia è come una nostra figlia, pronta a laurearsi. Ancora una ragazza uccisa, con i suoi sogni spenti, la sua energia soffocata, la sua vita stroncata. Vorrei poter fare di più. Fermare questa strage”. Sono le parole scritte da Loredana Capone, presidente del Consiglio regionale pugliese, che ha voluto affidare ai social un pensiero sul caso riguardante il ritrovamento del corpo, privo di vita, della giovane Giulia Cecchettin. “So – prosegue Capone – che da sole non ce la possiamo fare. Ma ciascuna e ciascuno di noi deve fare di tutto perché questa assurda violenza non si ripeta ogni giorno col suo rito. In questo momento ci stringiamo intorno alla famiglia” – conclude.
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