Battuta d’arresto per il turismo a Bari: il fenomeno che aveva visto il capoluogo pugliese protagonista nei mesi passati è infatti in piena involuzione. Solo lo scorso mese la città ha registrato il tutto esaurito nelle strutture. Come ha precisato infatti qualche giorno il sindaco Antonio Decaro, ad ottobre sono transitati oltre 60 mila turisti per una media di 130 mila pernottamenti in città.
Certo è che quando si pensa a Bari, come a tutto il resto della regione Puglia, spesso la si associa al piacevole periodo estivo: va da sé, dunque, che la maggior parte dell’attenzione turistica locale e internazionale tenda a confluire in città, cosi come in tutta la Puglia, prevalentemente nei mesi più caldi. Quindi se da una parte gli operatori turistici lamentano la scarsa destagionalizzazione del turismo, e che quindi Bari andrebbe valorizzata anche in altri periodi dell’anno sotto il profilo turistico, l’amministrazione comunale parla di “un fenomeno assolutamente fisiologico”.
“Stiamo assistendo ad un calo netto del presenze – precisa quindi Giovanna Castrovilli, presidente Aetb (Associazione extralberghiero Terra di Bari) e dirigente extralberghiero Confimpresaitalia- .”Il turismo è in caduta libera. Ma – conferma anche Castrovilli – è un fenomeno che si ripete ogni anno in questo periodo”. Resta comunque ancora alta la tensione sulla polemica della tassa di soggiorno. Si sono opposti, presentando un ricorso al Tar, sia Federalberghi sia l’Associazione Aetb. Secondo Decaro invece la tassa di soggiorno ha garantito solo lo scorso mese introiti per 250 mila euro da investire in servizi al turismo.