Per il secondo anno consecutivo, un forte segno di contrasto alla violenza di genere arriva da un vigneto illegale, una piantagione illegale composta da 2.284 piante sottoposte a sequestro e inibitoria da un provvedimento del Tribunale di Bari. La raccolta dell’uva, autorizzata il 19 settembre scorso dallo stesso Tribunale, è stata fatta qualche settimana fa nel vigneto illegale di IFG ELEVEN (SUGAR CRISP™) in Italia, coltivato nell’azienda agricola “LA FITTA” di Angela Colucci. Un raccolto curato dalla società Enoagricola srl di Rutigliano, anche con l’approvazione della stessa Angela Colucci in qualità di amministratrice dell’azienda coltivatrice dell’uva oggetto di sequestro. Il ricavato della vendita dell’uva destinata alla produzione di succhi, è stata donata all’Associazione di Promozione sociale G.I.R.A.F.F.A (Gruppo Indagine Resistenza Alla Follia Femminile). Verrà impiegato dall’associazione a favore delle donne vittime di violenza, per renderle autonome attraverso dei tirocini formativi.
Tante le persone coinvolte nella vicenda giudiziaria e che hanno garantito il rispetto della legalità. L’associazione intende ringraziare tutti coloro intervenuti in questa vicenda – ha dichiarato Maria Pia Vigilante, presidente di G.I.R.A.F.F.A. onlus – in particolar modo la custode giudiziaria, nella persona della dott.ssa Elena Barbone (che ha speso tempo e risorse per ottenere questo eccellente risultato), la società Enoagricola srl e la proprietaria Angela Colucci per non aver frapposto ostacoli nel ripristino della legalità sebbene questo abbia comportato per la società medesima un aggravio di spese per la coltivazione dell’uva medesima. Ci piace pensare che con questa uva della legalità possano essere aiutate le donne che si rivolgono a noi, e ci piace sottolineare il connubio che si è venuto a creare tra ripristino della legalità e autonomia della donna”.