“L’allarme lanciato dall’avvocato penalista Michele Laforgia, secondo il quale le primarie della sinistra per la candidatura a sindaco di Bari potrebbero essere condizionate dal crimine organizzato, getta un’ombra sul futuro, ma va letto anche in maniera retrospettiva. Non dimentichiamo che la candidatura del sindaco Decaro è passata proprio attraverso quello strumento che oggi è oggetto di una disamina, frutto evidentemente di un’esperienza maturata sul campo professionale, che arriva da un osservatorio non banale”. Lo afferma il deputato della Lega Davide Bellomo, componente della commissione giustizia della Camera, in riferimento a dichiarazioni fatte nei giorni scorsi da Laforgia, che, durante un incontro pubblico nel quale ha annunciato la sua disponibilità a candidarsi a sindaco di Bari, ha ribadito la sua contrarietà alle primarie perchè l’esito potrebbe essere influenzato dal voto della criminalità.
“Non sto certo dicendo che Decaro è stato scelto dalla criminalità – aggiunge Bellomo – ma è evidente che parole così infuocate meritano un approfondimento e non vanno archiviate come espressione di chi non vuole partecipare a una gara che, evidentemente, ritiene truccata. Se queste affermazioni, pontieri permettendo, trovassero riscontri concreti, saremmo costretti a riscrivere la storia istituzionale dell’intera città”.