Giro di vite della polizia locale contro i locali che non rispettano le norme di sicurezza. Il Comune ha sospeso la licenza per pubblico intrattenimento ad un locale che, nonostante la capienza massima pari a 162 posti, aveva venduto, per un evento del 21 ottobre, 408 biglietti, successivamente accertati nel numero di 428 in sede di sequestro amministrativo. Ad intervenire è stata la polizia locale che ha compiuto una ispezione nella quale sono stati richiesti gli atti autorizzatori per l’evento musicale.
Dall’annotazione di servizio è emerso – si legge nell’ordinanza pubblicata l’8 novembre – che “al piano terra, composto da tre ambienti, si accertava la presenza di un numero così elevato di avventori intenti a ballare che gli agenti della polizia locale hanno trovato difficoltà ad avere accesso sia alla saletta sulla sinistra del piano inferiore sia alle scale che portavano al piano superiore. Dopo essere riusciti con molte difficoltà a farsi largo tra la folla stipata all’interno dei suddetti locali, cercavano di salire al piano superiore attraverso le due rampe di scala che risultavano anch’esse impegnate dagli intervenuti all’evento, ma giunti al piano superiore, non era possibile entrare nei due ambienti in quanto vi era un numero ingente di persone intente a ballare … Durante tutta l’ispezione venivano registrati video e scattate foto …. data l’impossibilità di effettuare un conteggio delle persone presenti, al fine di preservare l’ordine pubblico e la sicurezza .. Terminate le operazioni di ispezione tornavano all’esterno dove al personale addetto alla sicurezza si intimava il divieto ad ulteriori ingressi all’evento …”.
La polizia locale ha quindi accertato la violazione delle prescrizioni legate a non superare la capienza massima: è stata disposta la sospensione dell’autorizzazione di pubblico trattenimento per 60 giorni con l’avvertimento che, in caso di reiterazione, si procederà alla revoca del relativo titolo autorizzatorio.
Altra ordinanza ha riguardato un locale con un gazebo non autorizzato. La polizia locale ha prima diffidato alla rimozione entro 5 giorni dalla verifica. Il 4 ottobre è stato poi accertato che nulla era stato rimosso: è scattata quindi la chiusura dell’esercizio fino al pieno adempimento dell’ordine e, comunque, per un periodo non inferiore a cinque giorni.