Il Black Friday è ormai uno degli appuntamenti più attesi del mese di novembre e rappresenta un momento di grande interesse per chi ha programmato di effettuare degli acquisti importanti e per gli amanti delle shopping online. Il “venerdì nero” è un’iniziativa commerciale che consente di risparmiare cifre molto significative su tanti prodotti. Questa pratica arriva dagli Stati Uniti, dove è una prassi consolidata e in voga ormai da tanti anni.
Oggi il fenomeno riguarda tutti le categorie merceologiche e si è diffuso in quasi tutto il mondo, Europa compresa. Ecco che allora sono sempre di più le persone che, con l’arrivo del mese di novembre, si organizzano per acquistare dei prodotti molto ricercati a prezzi competitivi. La data scelta ufficialmente per il 2023 è il 24 novembre, ma non essendoci nessun regolamento rispetto ai saldi, ogni negozio ha deciso il giorno in cui iniziare le promozioni. Molte catene, infatti, hanno dato l’avvio agli sconti per il Black Friday già a inizio mese. Amazon rinvia l’appuntamento a metà mese, quindi gli sconti saranno garantiti dal 17 al 27 novembre.
Ma per Benny Campobasso, presidente Confesercenti Puglia, “Il Black Friday rappresenta un danno per i piccoli commercianti e un regalo per chi vende online e per i grandi gruppi”. Tra l’altro non si tratta di un solo giorno di promozione, ma di un intero mese. Una pratica quindi “che non è assolutamente regolamentata. Una minaccia per le piccole attività perché è utilizzato dai consumatori per anticipare i regali di Natale, sottraendo vendite durante il periodo natalizio che risulta essere il momento più importante dell’anno. Senza contare che il Natale è anche ostaggio dei saldi che partono i primi giorni di gennaio.
Ci troviamo – continua Campobasso – in una situazione in cui la stagione estiva si è protratta fino a qualche giorno fa e ancora continua in alcune zone di Italia. Le vendite quindi si sono azzerate nel settore dell’abbigliamento. I saldi iniziano a gennaio, ora iniziano le promozioni. Praticamente – precisa Campobasso – i commercianti sono costretti a svendere prima ancora di vendere. Chi acquista un cappotto adesso quando può comprarlo a fine novembre in promozione o a gennaio con i saldi? Queste tradizioni che non hanno regole – continua il presidente – destabilizzano fortemente il commercio tradizionale”.
Per il presidente della Confesercenti Puglia inoltre: “Ha spiazzato tutti purtroppo questa proliferazione di eventi importanti da altri paesi, ma che sono stati fortemente voluti dall’online e dalla grande distribuzione. Loro – precisa Campobasso – hanno costi di gestione decisamente inferiori, per non parlare del trattamento fiscale di cui godono. Per cui hanno interesse a svendere tutto l’anno”.