Sono disponibili 166 milioni di euro dalle casse del Mit per ristrutturare le carceri italiane. Lo ha deciso il comitato interministeriale sull’edilizia carceraria in una riunione questa mattina, grazie al riparto effettuato dai tecnici del dicastero di Porta Pia, guidato dal vicepremier e ministro Matteo Salvini, sui propri capitoli dedicati. Si tratta di interventi importanti,- spiega il Mit – alcuni
dei quali attesi da anni, riguardanti la sicurezza degli istituti e il miglioramento delle condizioni di vivibilità,
nonché l’adeguamento funzionale dei penitenziari.
Le attività di ristrutturazione delle carceri – spiega il Mit – saranno affidate ai Provveditorati Interregionali che avranno il ruolo di soggetti attuatori.
Ecco gli interventi nel dettaglio (in euro):
Milano San Vittore – Padiglioni II e IV 6.000.000,00
Milano Bollate 8.056.750,00
Brescia-Verziano 38.800.000,00
Carcere di Forlì 27.804.617,70
IPM Triveneto ex casa circondariale di Rovigo 3.500.000,00
San Vito al Tagliamento 41.020.084,45
IPM Quartucciu 1.573.363,18
Carcere di Bari – ristrutturazione 4.000.000,00
IPM Lecce 1.500.000,00
Potenza – 2° stralcio (padiglioni: penale e osservazione) 260.000,00
Poggioreale 13.949.052,45
Carcere di Enna 1.500.000,00
Reggio Calabria Arghillà 11.249.169,28
Pisa – Adeguamento 450.000,00
Prato – Adeguamento 951.152,09
Prato – Adeguamento 500.000,00
Firenze Sollicciano – Realizzazione nuovo edificio 497.757,87
Porto Azzurro – Adeguamento 955.060,60
Gorgona – Realizzazione impianti 1.200.000,00
Volterra – Realizzazione sala polivalente 1.328.518,01
Spoleto (PG) – Casa di Reclusione 959.477,59 (ANSA).
Intanto questa mattina visita istituzionale del consigliere regionale della Lega, Fabio Romito, al carcere di Bari. “Questa mattina – commenta – ho svolto una visita istituzionale alla casa circondariale di Bari, per esprimere la mia vicinanza e solidarietà al personale in servizio nel carcere di Bari ed in particolare alla polizia penitenziaria e al personale medico e paramedico, chiamati ad assolvere al delicato compito istituzionale in condizioni lavorative assai difficili a causa di un grave sovraffollamento”.
“La Puglia con il 150% , e Bari con il 155%, ha il primato nazionale – prosegue Romito – in termini percentuali, di sovraffollamento, mentre altre realtà non raggiungono nemmeno la capienza regolamentare. Bisogna riequilibrare una evidente sperequazione attraverso un corposo snellimento dei reclusi, già in condizioni di grave disagio”. Il consigliere regionale poi affronta un’altra questione: “A Bari abbiamo la presenza del SAI ( servizio assistenza integrata) che dovrebbe “ospitare” solo 24 detenuti con gravi problematiche sanitarie ma in realtà allo stato attuale presso l’istituto di Bari sono presenti in tutte le altre sezioni detentive, non idonee, circa 120 detenuti che necessitano di continue visite specialistiche esterne urgenti – spiega – con grave nocumento per la sicurezza pubblica oltre che un aggravio del carico di lavoro di poliziotti e personale medico e sanitario (anche loro in numero inferiore alla necessità) a causa dell’elevato numero di detenuti con disabilità o ridotta mobilità”.
Romito conclude: “La mia vicinanza alla polizia penitenziaria, ai medici e paramedici; bisogna limitare le assegnazioni dipartimentali e provveditoriali ai soli posti disponibili evitando la dicitura “annesso sai” e prendere atto che quella di bari è una struttura ormai del tutto inidonea e contraria al buon senso