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Assenze da scuola, richiesta dei certificati medici: il “caso Toscana”

Ecco cosa accade

Pubblicato da: redazione | Lun, 6 Novembre 2023 - 10:55

 ”I certificati medici per le assenze da scuola non sono più previsti in Toscana, per legge regionale, da marzo 2023, ma continuano ad essere richiesti da alcune scuole”: lo dichiara la Federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg) di Pisa. “La Regione Toscana con la legge 28 febbraio 2023 numero 8 ha abolito l’obbligo delle certificazioni mediche per le assenze scolastiche superiori a 5 giorni. Alcune scuole continuano tuttavia a chiederle per consentire il rientro a scuola degli alunni o per evitare contestazioni per eccesso di assenze per malattia. Le normative vigenti prevedono come compito contrattuale del medico di base la certificazione di malattia per i lavoratori, non per gli studenti. Tali richieste costringono i medici a svolgere attività burocratiche non previste dalle attuali norme”. “È illegittimo certificare la necessità di riposo a casa per giustificare l’assenza senza una visita. Le certificazioni risultano tecnicamente impossibili dove richieste quando l’alunno sia già guarito. Pertanto le certificazioni richieste per giustificare le assenze scolastiche per malattia non possono essere redatte “a posteriori” e non sono a titolo gratuito. Si pregano pertanto docenti, dirigenti scolastici e genitori di tenere conto del mutato quadro normativo”.

“Le soluzioni – continua Fimmg – possono essere trovate nell’ambito di un confronto tra le rappresentanze dei medici e l’Ufficio Scolastico regionale. Il certificato di riammissione scolastica dopo cinque giorni, è stato ritenuto non più rispondente ad esigenze di prevenzione collettiva, già dal gruppo di lavoro costituito con decreto del Ministro della salute 13 ottobre 2004. Il ministero osserva che “le malattie infettive sono spesso contagiose in fase di incubazione, ma raramente quando il soggetto è convalescente”. È opportuno che la Regione provveda alla soppressione in via legislativa dell’obbligo di presentazione del certificato. È opportuno ricordare che la soppressione dell’obbligo di presentazione non fa venir meno l’obbligo di denuncia delle malattie infettive da parte di medici di medicina generale e pediatri di libera scelta”.

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