Nei giorni scorsi, i militari del Nucleo Carabinieri Forestale di Monopoli hanno sorpreso in flagranza di reato, nelle campagne tra Torre a Mare e Mola di Bari, un settantenne intento nella pratica dell’uccellagione, finalizzata alla cattura di uccelli selvatici con l’ausilio di una trappola del tipo “prodina”.
Questo tipo di trappola artigianale è costituita da un sistema di reti e tiranti che si ribaltano non appena il volatile si poggia su di essa, imprigionandolo in pochi istanti. Per attirare l’avifauna nella rete, il bracconiere aveva posizionato in prossimità della trappola una gabbietta contenente uccelli selvatici vivi con funzione di richiamo acustico ed un cardellino legato ad una piccola asta con funzione di “zimbello”, utilizzato per attirare uccelli della stessa specie, attualmente in fase di migrazione.
Inoltre, veniva rinvenuto nelle immediate vicinanze della rete anche un richiamo acustico elettromagnetico con altoparlante riproducente il richiamo del cardellino.
Al termine dell’operazione, i Carabinieri forestali intervenuti ponevano sotto sequestro l’intero sistema di reti e tiranti, il richiamo elettromagnetico, n. 4 gabbie al cui interno erano rinchiusi n. 9 volatili selvatici (n. 2 Lucherini, n. 2 Verzellini, n. 4 cardellini e n. 1 Verdone). L’autore di tali illeciti, fatta salva la valutazione nelle fasi successive con il contributo della difesa, veniva deferito all’Autorità Giudiziaria per i reati di “furto venatorio” e maltrattamento di animali, previsti e puniti dal Codice Penale e dalla Legge n. 157/92 che, nell’interesse della comunità nazionale ed internazionale, tutela la fauna selvatica quale patrimonio indisponibile dello Stato.
Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e all’esecuzione della predetta attività seguirà il confronto con la difesa dell’indagato, la cui eventuale colpevolezza, in ordine ai reati contestati, dovrà essere accertata in sede di processo nel contraddittorio tra le parti.
I Carabinieri Forestali nel periodo autunnale ed invernale sono impegnati in un fitto programma di controlli venatori volti a prevenire e reprimere il fenomeno del bracconaggio in danno della fauna selvatica. A ciò si aggiunge una campagna di controlli europea, denominata “Operation birds 2023”, finalizzata al contrasto degli illeciti venatori nei confronti dell’avifauna migratoria.