Erano i tempi dello Snoopy, del Renoir e del Camelot. Erano i tempi del giovedì università, delle serate organizzate e delle ospitate dei dj più famosi. Era la ricerca della “prevendita” e gli appuntamenti tra Poggiofranco e il centro (a seconda delle fazioni). Una cosa era certa: la discoteca. Dagli anni 80 sino al primo decennio del duemila, è stata la seconda casa dei ragazzi, il luogo a volte degli eccessi ma anche degli incontri. Oggi tante cose sono cambiate: in primis l’affezione delle nuove generazioni al mondo della musica.
Un mondo che Francesco Susca conosce bene. Che ha vissuto sin da ragazzino sino a sceglierlo come il punto di partenza della sua crescita professionale. Susca oggi è infatti il direttore della società “Musica e parole” nata a Bari nel 2002 con lo scopo di riunire in un unico team tutti gli addetti ai lavori del “mondo della notte” di Puglia e Basilicata. Le programmazioni stagionali proposte al grande pubblico sono variegate ed adatte ad un target ampio, dai diciotto ai quarant’anni: partendo dalla musica, passando dal cabaret e finendo all’entertainment puro. L’intuito di Susca è stato quello di aver colto il cambiamento del mondo del divertimento: “La discoteca oggi ha cambiato pelle. Oggi ci sono i club e i grandi eventi. Grandi contenitori culturali che vanno tutelati. Il nostro paese si sta adeguando a quanto succede da anni anche nel resto di Europa”.