Concordato preventivo biennale per consentire ai contribuenti di accordarsi, in maniera preventiva, per due anni, sui propri redditi con il fisco. È quanto potrebbe diventare presto realtà. Se ne discuterà nella giornata di domani, all’esame del Consiglio dei Ministri. Si tratta, più nel dettaglio, di uno dei decreti legislativi di attuazione della delega fiscale che prevede, nello specifico, che l’Agenzia delle Entrate, metta a disposizione dei contribuenti la proposta di adesione, entro aprile 2024.
Più nello specifico, i contribuenti, potranno aderire entro luglio 2024 e, negli anni successivi, entro giugno. Si legge nella bozza del provvedimento condivisa da Ansa che prevede, inoltre, anche norme su controlli e accertamenti. L’obiettivo, in particolare, è quello di permettere un dialogo sempre più costante e preventivo con i contribuenti, soprattutto nelle fasi di accertamento. Una delle novità introdotte nella bozza del decreto prevede una dialettica obbligatoria tra contribuente e amministrazione. Il contribuente potrà aderire e dialogare anche in tempi brevi subito dopo l’emissione del verbale. In presenza dell’adesione, la misura delle sanzioni sarà ridotta alla metà mentre in caso di mancato pagamento delle some dovute l’Agenzia provvederà all’iscrizione a ruolo.
Ma non solo, le notifiche fiscali, tra cui anche le contestazioni, potranno essere spedite al contribuente anche sul domicilio digitale, con la possibilità di un secondo rinvio nel caso in cui la casella dovesse risultare satura. La decorrenza dei termini per i pagamenti e la decadenza o prescrizione scatterà però da subito, ovvero non appena il gestore della posta certificata o del domicilio digitale comunicherà l’avvenuta consegna.