Il 1° novembre è il giorno di tutti i Santi, noto popolarmente come Ognissanti. È una festa cristiana che celebra la gloria e l’onore di tutti i santi, compresi quelli non canonizzati. Le sue origini, però, si perdono tra sacro e profano. E’ una giornata ricca di significati religiosi che si fondono con antichi riti e credenze popolari a seconda degli usi e delle tradizioni dei diversi luoghi.
MESSICO – In Messico la festività di Ognissanti non rappresenta il dolore, bensì il ricordo e la presenza. Secondo la tradizione i giorni dello Xantolo, sono infatti momenti di grande festa perché le anime dei defunti tornano per l’occasione a fare visita a parenti e amici e devono essere accolte nel migliore dei modi e con il sorriso. Proprio per questo, i messicani sono soliti preparare l’altare dei morti con immagini del defunto, una croce, un arco e dell’incenso bruciato. Le celebrazioni iniziano il 18 ottobre e proseguono fino al 1° novembre con le città che si tingono di colori grazie alle decorazioni floreali volte ad accogliere con calore le anime dei defunti. Si preparano molti cibi, si canta e si festeggia sulle tombe dei propri cari con banchetti e racconti interessanti sulla vita dei defunti.
BOLIVIA – Come per altre località latino americane, anche in Bolivia la festa di Ognissanti si festeggia con spirito allegro e conviviale. Le donne cucinano squisitezze destinate ad accompagnare i defunti durante il loro passaggio nell’aldilà ed aiutare l’anima di chi è deceduto negli ultimi mesi a lasciare definitivamente la casa dei vivi. La vigilia di Ognissanti tutti si incontrano al cimitero per lasciare offerte sulle tombe, bruciare i ceri, bere un liquore locale fatto con il mais e parlare e pregare. Il giorno seguente, dopo la messa, è usanza far visita ai parenti e, ovviamente, mangiare piatti tipici boliviani.
FILIPPINE – Nelle Filippine per ricordare i cari defunti si usa fare un barbecue al cimitero, una sorta di allegro incontro che coinvolge non soltanto i vivi ma anche i morti in un’intima manifestazione fatta di cibo e musica. Accanto alle tombe, prato appena tagliato, stand colorati, tende… questo lo scenario nel quale la folla gioiosa si incontra con aria di festa. Ognissanti è infatti una festività molto sentita dagli isolani che, se residenti altrove, la vigilia accorrono verso i loro villaggi di origine per passare la sera del 31 ottobre e i primi due giorni di novembre insieme alle loro famiglie, nell’onorare il ricordo dei loro defunti.
CADICE, SPAGNA – Anche a Cadice, in Spagna, la festa di Ognissanti è manifestata con allegria. Simbolo del passaggio dall’estate all’inverno, il 1° Novembre è diventato il festival della gastronomia. Un susseguirsi di eventi della durata di circa una settimana tra fine ottobre e inizio Novembre, la città andalusa si trasforma in un luogo di ritrovo con strade ricche di stand gastronomici animate da flamenco e spettacoli di magia.
FRANCIA – In Francia la festa di Ognissanti rappresenta la preghiera ed il raccoglimento. Alla luce delle candele e con le decorazioni di crisantemi, i cimiteri francesi si accendono di un’atmosfera suggestiva. Le famiglie si riuniscono per ricordare i propri defunti, si recano al cimitero ed onorano la morte dei propri cari celebrando la messa in una chiesa decorata da crisantemi, candele e bandiere.
MARTINICA – In Martinica, isola caraibica appartenente alla Francia, si festeggia Ognissanti in una maniera che non si discosta tanto dalla madrepatria. Quello che cambia è lo spirito con il quale la festa viene celebrata, infatti qui la morte e i defunti sono visti con allegria e spensieratezza volte forse ad allontanarne la paura. Ognissanti rappresenta un’occasione di incontro e di festa. Durante il giorno le famiglie dei defunti si incontrano nei cimiteri per ridipingere e decorare le tombe con fiori e candele e la sera si ritrovano qui per chiacchierare e mangiucchiare in un suggestivo spettacolo fatto di lumini bianchi e rossi.
SVEZIA – Il giorno di Ognissanti in Svezia non è festeggiato con manifestazioni particolarmente originali, ma il suo clima ed i suoi paesaggi particolarmente suggestivi rendono emozionanti anche semplici rituali. L’Helgons Dag (il giorno di tutti i santi) in Svezia è festeggiato il primo sabato tra il 31 ottobre e il 6 novembre. Quest’anno cade il 6 novembre, giornata in cui consigliamo, a chi si trovasse a Stoccolma, di visitare il cimitero di Skogskyrkogården, capolavoro funzionalista di una copia di architetti (Gunnar Asplund e Sigurd Lewerentz) ed iscritto nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’Unesco. Costruito all’interno di un bosco, il cimitero si fa testimone del passaggio dall’estate all’inverno, ed in questo giorno si riempie di mille lucette soffuse delle candele accese per l’occasione.
MAURITIUS – Sull’isola Mauritius le festività sono seguite dalla maggior parte delle diverse comunità religiose. I Mauriziani omaggiano i propri defunti recandosi nei cimiteri, portando al defunto il suo piatto preferito accompagnato da un bicchiere di rhum e decorando le tombe con fiori colorati.
NEW ORLEANS – Prima del giorno di Ognissanti, viene la festa celtica di origini anglosassoni, di cui se ne conosce internazionalmente la versione americana: Halloween. Fra i tanti luoghi americani in cui questa festa è assolutamente da non perdere, c’è New Orleans. Durante questa giornata “magica”, gli abitanti della città si travestono ispirandosi a creature soprannaturali come zombie, vampiri, lupi mannari, streghe, fantasmi. La sera di Halloween è ovviamente il momento del famoso “dolcetto o scherzetto” in cui i bambini passano di casa in casa per ricevere caramelle e dolcetti. New Orleans in particolare è considerata la “città più stregata d’America” ed ha particolari manifestazioni basate sul sovrannaturale. Qui vengono organizzati tour a tema per i quartieri della città volti a narrare racconti macabri, tour che includono una visita nei tipici negozi “voodoo”, un’immersione nella stregoneria degli antichi schiavi delle piantagioni e non ultimo, una passeggiata in uno dei suoi storici cimiteri.
POLONIA – Il 1° novembre in Polonia si festeggia sia la Festa di Ognissanti che la Giornata della Memoria per i caduti di guerra, pertanto, in questo giorno, ci si reca al cimitero per offrire crisantemi, ghirlande e moltissime candele a familiari, amici e agli eroi nazionali. Secondo la leggenda, in epoca medievale, i saggi del paese si ritiravano in case abbandonate o cappelle vicine ai cimiteri portando con sé cibo e bevande e tenevano delle riunioni per giudicare le anime di tutti i defunti. Attualmente la cerimonia non si celebra più, ma gli abitanti di uno stesso villaggio usano riunirsi per condividere il cibo, chiacchierando e ricordando i defunti, nella speranza che serva a facilitare la salvezza delle anime; per questo motivo i venditori che circondano i cimiteri, oltre a vendere candele e lanterne, offrono diversi tipi di cibo.