GIOVEDì, 18 DICEMBRE 2025
85,874 ARTICOLI
Dir. resp.:Adalisa Mei
redazione@borderline24.com
85,874 ARTICOLI

 

Direttore Responsabile: Adalisa Mei
Per segnalazioni: redazione@borderline24.com

Sanremo, timbrò il cartellino in slip: reintegro per l’ex vigile

Il Comune non solo dovrà riassumere Alberto Muraglia, ma gli dovrà corrispondere circa 250mila

Pubblicato da: redazione | Lun, 30 Ottobre 2023 - 14:42
cartellino slip

Alberto Muraglia, ex vigile di Sanremo, fu immortalato dalle videocamere della Guardia di Finanza mentre timbrava il cartellino in mutande. Era così diventato il simbolo dei ‘furbetti del cartellino’ ma in verità Moraglia era un dipendente modello.Tant’è vero che è sempre stato assolto dall’accusa di truffa.

Ma al Comune di Sanremo queste assoluzioni evidentemente non sono bastate per richiamare a casa il vigile Moraglia. C’è voluta la sezione Lavoro della Corte d’Appello di Genova a dire a Palazzo Bellevue che deve reintegrarlo e gli deve corrispondere “a titolo di risarcimento del danno” la retribuzione globale “dal giorno del licenziamento a quello dell’effettiva reintegra”. Contributi compresi. Una cifra che si aggira attorno ai 250 mila euro considerando che Muraglia è stato licenziato il 22 gennaio 2016. Sette anni fa.

L’inchiesta della Guardia di finanza che rese evidente la figura del ‘furbetto del cartellino’ nel comune di Sanremo portò il 22 ottobre 2015, in un blitz rimasto nella storia della Città dei fiori: vennero notificate 43 misure cautelari di cui 34 arresti domiciliari, 8 obblighi di firma. Tra gli indagati, patteggiarono i dipendenti sopresi in flagranza di reato: c’era chi andava a fare la spesa ma anche chi andava a farsi un giretto in canoa. Di questi 16 sono stati rinviati a giudizio e 10 processati, e assolti. Erano accusati di assenza ingiustificata in orario di ufficio. Tra questi c’era Alberto Moraglia.

Accusato di timbrare in mutande, come da immagine catturata dalle telecamere installate dalla Gdf, per poi tornarsene a casa (da qui l’accusa di truffa) , il vigile affrontò serenamente il processo consapevole di non aver fatto nulla di penalmente rilevante. D’altro canto, timbrare il cartellino in mutande non configura la fattispecie di alcun reato possibile. “Mi è capitato di smontare dal servizio, di arrivare a casa e ricordarmi di non aver timbrato. Per evitare di rivestirmi sono andato a strisciare il badge anche in pigiama” aveva detto il vigile al magistrato.

E infatti Moraglia venne assolto: scrissero allora i giudici: “Non solo (Moraglia) timbrava, ma iniziava a lavorare mezz’ora prima del suo turno”. Smontate tutte le accuse l’ex vigile poteva aspettarsi che Palazzo Bellevue revocasse il licenziamento del 22 gennaio 2016. E invece no: il provvedimento è stato confermato nel maggio di quest’anno. L’ormai ex vigile, che s’era inventato factotum aprendo un piccolo esercizio da tuttofare, non ha rinunciato però alla battaglia. Ha presentato ricorso e l’ha vinto.

© RIPRODUZIONE ANCHE PARZIALE RISERVATA - Borderline24.com
Ti invitiamo a usare i bottoni di condivisione e a non copiare l'articolo.

I tifosi del Triggiano ricordano Domenico...

Il gruppo “70019” nasce nel 2024. È un gruppo di amici...
- 17 Dicembre 2025

Bari, “La Magia del Natale 2025...

È stata presentata questa mattina, nella sede del Municipio IV, a...
- 17 Dicembre 2025

Tragico incidente tra Ruvo di Puglia...

Tragedia sulle strade del Barese nel tardo pomeriggio di oggi. Un...
- 17 Dicembre 2025

Ospedale pediatrico di Bari, il pronto...

A Bari l’attenzione alla pediatria si rafforza con percorsi sempre più...
- 17 Dicembre 2025